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2012 il calendario Maya e il calendario Vedico


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2012 il calendario Maya e il calendario Vedico

Articolo scritto da Parama Karuna Devi

I Maya, discendenti degli Olmeci, vissero in sud America (Yucatan, Guatemala, Honduras, Belize) e scomparvero improvvisamente nel 999, senza alcuna ragione apparente, prima dell'arrivo di Colombo e dei conquistatori europei (Colombo 1492, Cortes 1519). Curiosamente, proprio nello stesso periodo precedente alla scomparsa dei Maya, fioriva l'impero Khmer in Cambogia, di cui la testimonianza piu' imponente (tra i 72 templi induisti rimasti) e' il complesso di Angkhor Vat.
I Maya costruirono osservatori astronomici di grande precisione, progettati per calcolare il valore preciso della precessione degli equinozi e i movimenti della costellazione delle Pleiadi e del pianeta Venere, e anche di Mercurio, Marte e Giove. Per esempio, gli astronomi Maya calcolarono l'eclisse solare dell'11 agosto 1999 con soli 33 secondi di differenza rispetto alle misurazioni degli astronomi contemporanei.
Uno di questi osservatori e' la piramide di Chichen Itza, dedicata al dio serpente Kukulkan - la personificazione archetipica del pianeta Venere, che comprende anche un certo numero di dei - Serpenti di grandi poteri - e di esseri umani a loro collegati. Questi dei-serpente donarono la loro conoscenza agli esseri umani.
La piramide ha 91 gradini su ciascun lato (per un totale di 364 gradini), piu' una piattaforma in cima (il 365 gradino) ed e' posizionata in modo tale che nel momento dell'equinozio il Sole crei l'ombra di un gigantesco serpente sulla scalinata nord-ovest.
Il 21 dicembre 2012 la coda di quest'ombra sara' perfettamente allineata con le Pleiadi e con il centro della galassia.
Il libro di conoscenza dei Maya, chiamato Popol Vuh, contiene una grande quantita' di informazioni molto interessanti espresse in linguaggio poetico. Secondo questa tradizione, al centro della nostra galassia si trova una fonte intelligente di energia, l'origine di tutto l'universo, chiamata Hunab Ku o "farfalla cosmica" poiche' emette pulsazioni - di materia, di energia e di informazioni. Il suo aspetto femminile e' chiamato Ixquid (corrispondente a Isis/Inanna, la Grande Madre).
La "via del cielo" che collega ogni individuo con Hunab Ku e' chiamata Kuxan Suum, "il cordone ombelicale con l'universo", corrispondente al Sushumna vedico che collega il Vishnunabhi microcosmico, "l'ombelico di Dio".

Nel 1992 la sonda NASA Ulysses ha scoperto che la maggior parte dell'energia presente nello spazio ha origine da una spirale al centro della galassia. Il 18 ottobre 2005 Scott Hyman, professore di fisica al Sweet Briar College, riporto' a "Nature" che il Very Large Array Observatory di Socorro, New Mexico, aveva registrato una emissione radio ad alta frequenza dal centro esatto della nostra galassia. L'emissione radio si era ripetuta 5 volte alla stessa intensita' per una durata di 10 minuti ciascuna, ogni 77 minuti nell'arco di 7 ore, dal 30 settembre al 1 ottobre 2002.
Nel dicembre 2008 il Max Planck Institute for Extraterrestrial Physics pubblico' il risultato di una ricerca di 16 anni, confermando che al centro della Via Lattea (la nostra galassia) a 27.000 anni luce da noi, si trova un enorme buco nero, 4 milioni di volte piu' grande del nostro Sole. Questo buco nero e' stato chiamato Sagittarius A.
Nel suo libro Beyond the Big Bang (2004), l'astrofisico Paul A Laviolette, riporta che secondo i dati raccolti dalla NASA, dal telescopio orbitante Hubble, al centro della nostra galassia si trova una spirale che emette periodicamente esplosioni di raggi gamma, impulsi elettromagnetici, polvere di materia stellare e altri elementi che vanno a formare i vari corpi celesti. Laviolette calcolo' che queste esplosioni seguono un ciclo di 13.000 anni e durano per circa 1000 anni, apparendo nel cielo come un "grande occhio" (l'occhio di Horus, il Sole) che arde nella notte.
Gli antichi egizi chiamavano questo centro della galassia con il nome di Ophiuchus (il Serpente) e lo consideravano il 13 segno dello zodiaco, posizionato nel mezzo del cerchio formato dagli altri 12 segni. Questo "utero nero" che da' vita all'intera galassia e' stato descritto come la "Iside Nera" (la Ixquid dei Maya, la Nila Sarasvati degli induisti) che genera Horus, il Sole.

Il calendario Maya e' estremamente interessante: si basa su varie unita' di misura:
* kin, corrispondente a un giorno solare
* uinal, un mese breve di 20 giorni
* tun, un anno solare di 365 giorni
* katun, ciclo di 7200 giorni cioe' quasi 20 anni solari; 13 katun corrispondono a 21.600 giorni solari
* baktun, 144.000 giorni, poco piu' di 394 anni solari
* il ciclo completo di 13 baktun, 1.872.000 giorni solari, circa 5122 anni solari

Il primo calendario era chiamato Tzolkin, ed era composto da 260 giorni, cioe' 13 mesi di 20 giorni ciascuno; veniva usato per calcolare le eclissi di Sole e di Luna, e i cicli di Venere. Veniva usato anche per calcolare il periodo di gestazione umana (corrispondente ai nostri 9 mesi) e la maturazione del mais, che richiede lo stesso tempo tra semina e raccolto. Il numero 13 veniva collegato con le 13 articolazioni del corpo - 2 spalle, 2 gomiti, 2 polsi, 2 anche, 2 ginocchia, 2 caviglie e la colonna vertebrale. In un anno solare ci sono 13 lune complete (28 x 13 = 364) e 12 mesi solari.
Il secondo calendario, chiamato Haab, e' composto da 18 mesi di 20 giorni, piu' 1 mese composto di 5 giorni, considerato infausto. Il contatto tra i due anni (cioe' un giorno in cui inizia l'anno in entrambi i calendari) e' di 52 anni, cioe' 18.980 giorni (dell'anno solare), cioe' l'eta' media produttiva di un essere umano.
Il terzo calendario non ha mesi ma e' un numero lineare di giorni che inizia il giorno che noi calcoliamo come il 13 agosto 3113 aC e termina il nostro 21 dicembre 2012.
Questo calendario calcola la precessione degli equinozi, la distanza del sistema solare dal centro della galassia, e i movimenti del sole all'interno della Via Lattea.
Esiste poi un altro computo piu' vasto, che descrive 5 ere cosmiche, ciascuna della durata di 5125 anni; le precedenti sono state l'era dell'Acqua, dell'Aria, del Fuoco, della Terra. L'era attuale, quella dell'Oro secondo i Maya, e' appunto iniziata nel 3113 e terminera' nel 2012..Un ciclo completo di queste cinque ere (5125 x 5) equivale a 25.625 anni, che corrisponde all'intervallo di tempo tra due episodi di allineamento del Sole con il centro della galassia.

Il computo vedico delle quattro ere si basa sui "cicli degli dei": Satya/Krita yuga 4800 anni, Treta 3600 anni, Dvapara 2400 anni, Kali 1200 anni, per un totale di 12mila anni.
Il Surya siddhanta considera questo "ciclo" come un "anno dei deva" composto di 365 anni terrestri (supponendo che uno dei nostri anni sia un solo giorno per i deva) quindi calcola la durata degli yuga rispettivamente in Satya 1.728.000 anni (cioe' 80 cicli di 21600 anni), Treta 1.296.000 anni (60 cicli di 21600 anni), Dvapara 864.000 anni (40 cicli di 21600 anni), Kali 432.000 anni (20 cicli di 21600 anni).
Se consideriamo invece un "ciclo degli dei" come il passaggio del Sole all'interno del Grande Zodiaco (12 x 2160), troviamo che il Kali yuga durerebbe 25.920 anni, cosa che corrisponde troppo da vicino con il ciclo astronomico dell'allineamento del sistema solare con il centro della galassia per essere semplicemente una coincidenza.
Possiamo pero' ipotizzare, con Sri Yuktesvara e David Frawley, che il totale di 12 "cicli divini" non si riferisca al Kali yuga, ma a un Maha yuga, cioe' a un ciclo completo di 4 ere, di cui il Kali yuga costituirebbe soltanto una frazione. Per la precisione il ciclo ascendente del Kali yuga sarebbe iniziato nel 700 aC con l'era imperialista di Alessandro il macedone e la fondazione di Roma, mentre il ciclo discendente sarebbe iniziato nel 500 dC con l'inizio del Medioevo e terminato nel 1700 dell'era attuale con l'illuminismo e la (ri)scoperta dell'elettricita'.
Un "giorno" di Brahma equivale invece a 2000 cicli del Grande Zodiaco e cioe' 21600 anni terrestri, e corrisponde a 4 miliardi e 320 milioni di anni - secondo i geologi, la vera eta' della Terra e del sistema solare. Come mai 2000 e non 1000?
Perche' il giorno di Brahma comprende una uguale durata del giorno e della notte, come afferma chiaramente la Gita. Durante la notte di Brahma (cioe' meta' dei 4 miliardi e 320 milioni di anni) il sistema solare rimane inadatto alle attivita' della vita.
Il numero 4.320 ricorre anche in altri importanti riferimenti astronomici, come per esempio il ciclo del pianeta Giove (Amon Ra dio padre per gli egiziani, il re degli dei Zeus per i greci e il guru degli dei Brihaspati per gli indiani), che percorre l'intera fascia zodiacale in 12 anni: moltiplicato per i 360 gradi dell'intero cerchio, da' 4.320.
Come sappiamo, gli antichi davano grande importanza simbolica alla matematica, e non sempre a quella decimale. I sumeri, per esempio, avevano un sistema numerico basato sul 60: ancora oggi rimane ancora qualche traccia di questo sistema nel computo del tempo, in cui un'ora e' composta da 60 minuti, e un minuto da 60 secondi, e nella tradizione della "dozzina" per contare oggetti.
Secondo Platone, il 6 e' considerato il "numero perfetto" in quanto somma dei suoi divisori (1+2+3). E' facile contare fino a 12 sulle dita delle mani, purche' si usino le giunture delle dita (come si fa ancora in India) invece che le punte... ciascuna delle 4 dita principali (indice, medio, anulare e mignolo) ha 3 giunture, che si possono contare usando il pollice della stessa mano. Usando l'altra mano, e contando un dito ad ogni completamento del conto di 12, si ottiene facilmente 12 x 5 = 60.
Platone scrive: "In rapporto al divino (cioe' alle "cose del cielo") vi è un periodo che comprende un numero perfetto, mentre in rapporto agli uomini (cioe' alle "cose della terra") vi è un periodo che comprende un numero nel quale alcune progressioni costituite da radici e potenze, che hanno tre intervalli e quattro termini di numeri somiglianti e dissimiglianti, crescenti o decrescenti giungono a stabilire fra tutte le parti dell'insieme, una corrispondenza esprimibile in termini razionali".
Dividendo l'intero ciclo della precessione degli equinozi (25.920) per 6, otteniamo 4.320.
Saturno e' il Signore del Tempo sia nella simbologia greca (e romana) e in India viene identificato come Sani, "il Signore Nero", una emanazione di Shiva nella sua forma distruttrice. In Egitto Saturno (Ptah) era conosciuto come "il Signore del ciclo di 30 anni" - che moltiplicato per i 360 gradi del cerchio, da' la durata del grande anno di Eraclito: 10.800 anni. Che, per combinazione, costituisce anche il numero dei mattoni dell'altare vedico, che moltiplicato per 40 (il numero delle sillabe per ogni verso) da' il totale dei versi del Rig Veda: 432mila.
I "guerrierid dell'Apocalisse" sono 432mila, e 4.320 sono i guerrieri Einhrjarr che escono dal Valhalla nel giorno di Ragnarok per la battaglia finale contro Loki (800 guerrieri x 540 porte).
Le misure della Grande Piramide di Giza sono basate sul numero 4320: la sua altezza di 147,1 metri e' ottenuta dividendo il raggio polare terrestre per 43.200, mentre il perimetro si ottiene dividendo il raggio equatoriale terrestre per lo stesso numero (43.200).
Anche le misure del tempio di Angkhor Vat sono basate sullo stesso numero.

Sri Yuktesvara parla anche di un altro importante allineamento dei pianeti, che ha un ciclo di circa 12.000 anni: il suo effetto produrrebbe forti effetti gravitazionali e magnetici, con tempeste sia cosmiche che solari che metereologiche sulla Terra. Come vedremo piu' avanti, questo ciclo e' stato confermato dalla ricerca astronomica moderna - ogni 12-13.000 anni la spirale che sta al centro della galassia entra in una fase esplosiva che dura 1000 anni, caratterizzata dall'emissione di raggi gamma e particelle di materia.
Dal punto di vista geologico, l'ultimo di questi periodi coincise con l'esplosione della supernova Vela X, la cui onda d'urto di particelle cosmiche magnetizzate arrivo' nel sistema solare nel 10.600 aC, modificando l'orbita della cometa di Encke, che si frantumo' contro un altro corpo celeste. Uno dei frammenti cadde sulla Terra (piu' particolarmente nell'oceano Atlantico) distruggendo Atlantide, causando il Diluvio Universale riportato dalla cultura sumerica (e poi citato nella Bibbia), provocando l'inclinazione dell'asse terrestre (che fino ad allora era perpendicolare all'eclittica) e il dislocamento improvviso della crosta terrestre, che modifico' radicalmente l'aspetto dei continenti. Questo corrisponderebbe al passaggio del sistema solare nel segno cardinale del Leone, che ebbe un'importanza cruciale nella storia del genere umano, in Egitto ma anche in sud America e in Asia.
L'alchimista Fulcanelli collega la descrizione del diluvio con l'effetto del capovolgimento dei poli, in cui Urano, che prima era perennemente congiunto a Gaia, si allontano'.
Questo movimento sposto' il polo sud all'Antartide, continente fino ad allora verdeggiante e ricco di civilta', come mostra la famosa mappa di Piri Reis. Nell'emisfero nord, in quello che e' oggi il circolo polare artico, scomparve un'altra grande civilta' descritta da alcuni studiosi indiani, e riaffiorata grazie alle recenti scoperte archeologiche da parte del canadese Jenness e dei danesi Rasmussen Therkele e Birker Smith (civilta' di Thule o Tulla), descritta da Platone come l'origine dell'Apollo (Sole) iperboreo.
Nel Rig-Veda (X, 89, 4) troviamo questo verso: "Tieni separate con la tua potenza il Cielo e la Terra come le due ruote di un cocchio sono tenute dal suo asse". Il verso si riferisce a Svetadvipa Dhruvaloka, la stella polare, il perno attorno al quale ruotano i "sette Rishi" dell'Orsa maggiore, nel movimento simboleggiato dalla svastika, e che secondo un altro verso del Rig Veda (1, 24, 10) si trovano "in alto". Una simile osservazione e' possibile soltanto per chi si trovasse al polo nord. Anassimene ripete l'immagine, paragonando il moto dei cieli nei tempi primordiali alla "rotazione del cappello di un uomo sulla sua testa".
L'astronomo irlandese Sir Robert Ball descrive il ciclo dell'anno in Europa settentrionale prima della catastrofe come un'estate di 229 giorni con un inverno mite di 136 giorni.
Questo si riferisce allo spostamento dei poli, non all'inversione totale, che e' molto piu' rara. Secondo gli studi geologici, l'inversione totale e' avvenuta 171 volte negli ultimi 76 milioni di anni, di cui 14 volte negli ultimi 4,5 milioni di anni, l'ultima volta circa 780.000 anni fa ("Science", 1969).
Il movimento vero e proprio puo' avvenire anche in periodi molto brevi, e con un esponenziale aumento di velocita' - 30 giorni potrebbero essere sufficienti a coprire tutti i 180 gradi di rovesciamento - ma gli effetti rimangono percepibili anche per un migliaio di anni, come accadde nell'ultimo episodio, in cui gli strati di materiale geologico del millennio successivo al cambiamento sono orientati magneticamente in varie direzioni (cioe' non orientati affatto) prima di tornare all'orientamento nord-sud.
I poli magnetici si stanno gia' muovendo, attraverso il Canada settentrionale e l'Antartide, a una velocita' attuale di circa 30 km all'anno, che come abbiamo visto potrebbe aumentare in modo esponenziale anche all'improvviso. La gravita' della situazione e' dimostrata dal fatto che dal 1970 ad oggi, il campo magnetico terrestre e' gia' diminuito del 38%, e l'indebolimento continua. La spaccatura piu' grossa nel campo magnetico, detta Anomalia dell'Atlantico meridionale, e' di circa 250mila km quadrati e va dal sud Africa al Brasile. Parecchi satelliti sono gia' rimasti danneggiati attraversando questa regione.

La corrispondenza piu' sensazionale discussa ai nostri giorni e' quella tra l'inizio del terzo calendario dei Maya e la data offerta dal Surya siddhanta indiano come inizio del Kali yuga, il 3102 aC (3113 aC per i Maya). Sappiamo che in questo periodo sono sorte improvvisamente la civilta' dinastica in Egitto e la civilta' sumera nell'attuale Irak, mentre la verde pianura del Sahara si e' improvvisamente trasformata in un deserto. In India, il cataclisma di quegli anni ha sommerso la citta' di Dvaraka, capitale del regno degli Yadu - la dinastia di Krishna. E' stato un evento di portata globale.
Lonnie Thompson, glaciologo (scienziato dei ghiacci) alla Ohio University, ha raccolto una grande quantita' di dati analizzando gli isotopi di ossigeno negli strati di ghiaccio, ma anche gli anelli di crescita negli alberi, i sedimenti ossei negli scheletri umani, e le tracce di polline delle piante. Tutto conferma che verso il 3100 aC la Terra subi' una catastrofe climatica dovuta a un picco di attivita' solare. E le tempeste solari sono un altro argomento "scottante" in questo periodo.
Durante una conferenza dell'American Geophysical Union a San Francisco, il fisico David Hathaway del Marshall Space Flight Center ha affermato che il ciclo solare numero 24 (che raggiungera' il massimo dell'attivita' nel 2012) promette di essere il piu' potente degli ultimi 499 anni, con circa 160 macchie solari. Questa analisi e' stata confermata dal prof. Mausumi Dikpati del National Center for Atmospheric Research in Boulder, Colorado. Sami Solanki, del Max Planck Institute per la ricerca sul sistema solare, a Katlenburg-Lindau in Germania, ha dichiarato che "attualmente il sole e' piu' attivo di quanto lo sia mai stato negli ultimi 11.000 anni."
I cicli solari sono di 11 anni, tra un minimo e un massimo di attivita' delle macchie solari. Alcune delle esplosioni alla superficie del sole, chiamate flares, vengono proiettate nello spazio (Coronal Mass Ejections) invece di ricadere sulla superficie.
L'indebolimento del campo magnetico della Terra, dovuto al riallineamento dei poli, e dello strato di ozono, dovuto sia al riscaldamento globale che alla presenza di sostanze inquinanti prodotte dall'industria dei consumi, ci rende straordinariamente vulnerabili a questo nuovo ciclo di iperattivita' solare.
La stratosfera, il secondo dei 5 strati in cui e' divisa l'atmosfera e che si estende fino a circa 50 km dal suolo, e' composta per una buona percentuale di ozono, che assorbe le radiazioni ultraviolette. L'ozono diminuisce ogni primavera, per poi risalire di percentuale con le piogge, ma a causa dell'inquinamento questo strato si e' molto ridotto in modo piu' esteso e permanente. Oltre al grosso buco sopra l'Antartide e l'Australia, localizzato gia' qualche decennio fa, si e' aperto un altro buco sopra il Mar Artico al polo nord. Come affermato dal geofisico Pieter Kotze, anche l'indebolimento del campo magnetico terrestre puo' accelerare il processo di riduzione dell'ozono, a causa dell'aumento della temperatura planetaria dovuto alla maggiore quantita' di radiazioni solari che riescono a penetrare nella magnetosfera. Questo meccanismo costituisce un circolo vizioso che si autoalimenta una volta messo in moto.

Nel 1958 una tempesta geomagnetica, causata dalla stimolazione del campo magnetico terrestre da parte della tempesta magnetica solare, danneggio' gravemente la rete di distribuzione elettrica negli Stati Uniti e in Canada. La rete elettrica di distribuzione funge da conduttore e amplificatore per le tempeste geomagnetiche e solari, bruciando i trasformatori, le centrali elettriche, gli apparecchi elettrici ed elettronici collegati alla rete, e stimolando reazioni nucleari incontrollate in centrali atomiche, macchinari che funzionano a energia atomica (come sottomarini, navi ecc) e in depositi di armamenti atomici. Il blackout elettrico globale potrebbe durare anni, in quanto tutti gli impianti dovranno essere ricostruiti senza la possibilita' di usare fabbriche che funzionino a energia elettrica o nucleare. Se non protetti da una gabbia di Faraday, tutti gli apparecchi elettronici verranno gravemente danneggiati dalla tempesta elettromagnetica - computer, cellulari, telefoni digitali, sistemi di navigazione computerizzati, radio e TV elettronici/digitali. I satelliti della telefonia mobile, delle TV e delle radio, e delle comunicazioni in generale precipiteranno sulla superficie planetaria. Questo significa la fine delle comunicazioni telefoniche, radio-televisive, internet, come anche la fine dei sistemi che si basano su tali comunicazioni (governo, banche, polizia, approvvigionamenti, interventi di emergenza, ospedali, fabbriche, ecc). Il petrolio gia' scarso verra' bruciato con una pressione aggiuntiva ai sistemi "su strada", e il collasso del sistema coincidera' con il collasso dell'economia globale, ormai incapace di funzionare a causa del blocco delle comunicazioni. Denaro e beni di investimento non avranno piu' alcun valore.
Ma anche la biologia degli esseri umani sara' pesantemente danneggiata. Il sistema nervoso umano, e soprattutto il cervello, emette un campo magnetico nettamente misurabile, che viene modificato dalle interferenze elettromagnetiche, fino al punto di sviluppare tumori al cervello, come nel caso di esposizione prolungata a campi elettromagnetici prodotti da apparecchiature elettroniche.
Insieme con le radiazioni elettromagnetiche, l'indebolito e distorto campo magnetico terrestre lascera' passare una eccessiva quantita' di radiazioni ultraviolette. Le radiazioni ultraviolette non soltanto hanno risultati negativi sull'organismo umano (causando tumori alla pelle) ma uccidono anche una grande quantita' di micro-organismi compreso il plancton marino, che e' una importantissima base della catena alimentare del pianeta e attualmente il maggiore produttore di ossigeno (poiche' le foreste sono state ridotte drasticamente).

Un altro fattore concomitante che preoccupa gli scienziati e' la "marea gravitazionale" del sistema solare. Il centro di massa del sistema solare si sposta continuamente a causa delle configurazioni orbitali e degli allineamenti planetari: queste "maree planetarie" hanno un arco di 1.6 milioni di chilometri dalla posizione normale del Sole. Il Sole oscilla e si gonfia verso questo centro di massa, e piu' questo e' lontano, piu' e' facile che la superficie del Sole si fessuri, liberando "bolle" di radiazioni intrappolate all'interno, anche per decine di migliaia di anni. Secondo i calcoli del fisico quantistico Thomas Burgess il prossimo picco della forza di marea planetaria, si avra' verso la fine del 2012. Questo coincidera' con il massimo dell'attivita' solari (le macchie solari) e con l'allineamento del sistema solare con il potentissimo centro gravitazionale di Sagittarius A, al centro della galassia.
Un altro fattore ancora sconosciuto e' la forza gravitazionale del cosiddetto "pianeta X".
Osservazioni sulle discrepanze dell'orbita di Nettuno hanno portato a ipotizzare l'esistenza di un pianeta non ancora individuato, che viene chiamato "pianeta X" o "decimo pianeta" - negli ultimi decenni identificato come il Nibiru descritto dai testi sumerici. E' possibile che questo ipotetico pianeta sia piuttosto un piccolo sistema solare (che sarebbe dunque un po' piu' lontano da noi, e quindi cio' spiegherebbe perche' non lo vediamo), che gira attorno a una nana bruna, grande circa la meta' del nostro Sole.
In ogni caso, sia che si tratti di un pianeta lontano o di un piccolo sistema solare collegato con il nostro, questa "anomalia gravitazionale" si sta avvicinando e dovrebbe essere visibile dal maggio 2011.
Fin dal primo periodo della storia della Terra (calcolato attualmente dagli scienziati a circa 4 miliardi di anni fa) e del sistema solare ci sono stati molti impatti. La teoria piu' diffusa sull'origine della nostra Luna, che e' troppo grande rispetto alla Terra per essere un satellite "normale", e' proprio quella di un impatto, che ha diviso una Terra originariamente molto piu' grande di quanto sia ora, creando la Luna e la cintura degli asteroidi. E' pero' possibile che la nostra Luna fosse un satellite di normali dimensioni per la Terra originaria, e che l'impatto abbia piuttosto creato Marte (che ha una composizione piu' simile a quella della Terra) e la cintura degli asteroidi, come affermato nelle scritture vediche.
Nel 2008 il sistema solare e' stato ridefinito in base alle osservazioni piu' precise condotte in questi ultimi decenni. Gli otto pianeti conosciuti anche nel medioevo sono Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno. Cinque pianeti nani sono stati nel frattempo individuati: Cerere (nella fascia degli asteroidi tra Terra e Marte), Plutone (prima classificato come il nono pianeta), Haumea, Makemake e Eris.
Gli astronomi comprendono ora meglio i movimenti delle comete e degli asteroidi, e in collaborazione con i geologi hanno cominciato a farsi un quadro piu' preciso e piu' spaventoso del pericolo che essi rappresentano per la Terra.
L'estinzione dei dinosauri e del 70% di tutte le altre specie del pianeta avvenuta 65 milioni di anni fa fu dovuta all'impatto di un asteroide di circa 10 km nello Yucatan (Chicxulub), dove oggi si trova un cratere di 175 km di diametro (chiamato oggi 3581 Alvarez). Il nome del cratere deriva dal nome dello scienziato americano che nel 1979 ha formulato questa ipotesi: Luis Alvarez, premio nobel per la fisica, che ha analizzato la composizione chimica e fisica del cratere e della zona circostante, trovando una grande concentrazione di iridio nello strato geologico corrispondente a quel periodo. Questo metallo non e' originario della Terra, ma riveste asteroidi e comete, e le piu' piccole meteore che cadono spesso sul nostro pianeta. Ma quanto regolarmente?
I paleontologi David M. Raup e Jack Sepkoski, dell'Universita' di Chicago, che per decenni hanno esaminato i reperti fossili per un arco di 542 milioni di anni, ipotizzano un ciclo di 26 milioni di anni, dovuto a un'ipotetica stella "gemella" del Sole, chiamata Nemesis, che raggungendo il punto piu' vicino tra le due orbite attira una pioggia di comete ed asteroidi che attraversano il sistema solare.
Partendo dalle basi stabilite dai due paleontologi, i fisici Richard Muller e Robert Rohde hanno affermato, nell'articolo Cycles in Fossil Diversity apparso nel 2005 sulla rivista "Nature", che a intervalli di 62-65 milioni di anni il sistema solare attraversa regolarmente una zona della Via Lattea che e' molto densa dal punto di vista gravitazionale, e che questo attiri sciami di comete e asteroidi che arrivano a bombardare il Sole e gli altri pianeti, compresa la Terra, dove anche l'impatto di uno solo di tali corpi celesti e' in grado di causare una catastrofe apocalittica.
L'ultimo episodio, quello di 65 milioni di anni fa, ha provocato un rialzo improvviso della temperatura globale fino a 200-300 gradi, e una nube di detriti e fumo che ha oscurato completamente il Sole per oltre 2 anni, portando alla distruzione totale di quasi tutte le forme di vita presenti sul pianeta. Soltanto organismi animali del peso inferiore ai 2 kg hanno potuto trovare cibo sufficiente per non estinguersi completamente.
Asteroidi e comete sono classificati PHO (potentially hazardous objects) quando si avvicinano alla Terra a meno di 0.05 AU (7.480.000 km) o sono piu' di 150 metri di diametro. Le due scale di misurazione piu' famose sono le formule chiamate "Torino" e "Palermo".
Secondo i dati aggiornati al maggio 2010, 7075 asteroidi (di diametro fino a 32 km) orbitano attorno alla Terra a una distanza da 0,983 AU a 1,3 AU, che in se' non e' pericolosa - se non quando la loro traiettoria non li porta ad attraversare l'orbita della Terra a causa dell'interazione con altre forze gravitazionali o magnetiche. Gli asteroidi sono apparentemente attirati verso l'interno del sistema solare a causa della risonanza orbitale con Giove, lasciando dei vuoti chiamati Kirkwood gaps, che vengono riempiti man mano da nuovi asteroidi che migrano nell'orbita per l'effetto Yarkovksi. Alcuni di questi asteroidi sono comete estinte.
Il 23 marzo 1989 l'asteroide Apollo 4581 Asclepius, del diametro di 300 metri, passo' a 700.000 km dalla Terra, attraverso l'esatta posizione dove la Terra si trovava 6 ore prima. I calcoli avevano previsto che sarebbe passato 64.000 km dalla Terra, con grosse probabilita' che fosse attirato dal campo gravitazionale terrestre e provocasse un impatto.
Il 18 marzo 2004 l'asteroide 2004 FH (30 metri di diametro) e' passato a 42.600 km dalla Terra, quello che in inglese si chiama "near miss".
Il 31 marzo 2004, 2 settimane dopo 2004 FH, il meteroide 2004 FU162 passo' a 6.500 km, ma poiche' era molto piccolo (6 metri) si disintegro' nell'atmosfera.
Il 2 marzo 2009 l'asteroide DD45 2009 (35 metri diametro) e' passato a 72.000 km dalla Terra.
Il 13 gennaio 2010, l'asteroide 2010 AL30 (circa 10 mt diametro) e' passato a circa 122.000 km dalla Terra.
Dal 23 al 28 dicembre 2005 l'asteroide 2004 MN4 (300 metri diametro) per una variazione o un paio di due nazioni europee.con una potenza esplosiva superiore a tutte le armi nucleari esistenti al mondo (10,000 megatoni).

Il geofisico russo Alexei Dimitriev afferma che il sistema solare sta entrando in un'area di plasma magnetizzato (proveniente appunto dal centro della galassia) chiamata "cintura fotonica". L'osservazione e' basata sul fatto che il plasma interstellare nella eliosfera e' aumentato di circa 10 volte, e tali particelle hanno cominciato ad apparire in misura crescente anche nell'atmosfera terrestre.
Dimitriev afferma, "L'intensificazione dell'attivita' solare e' una conseguenza diretta dei flussi crescenti di materia, energia e informazione che stiamo rilevando via via che penetriamo nella nube interstellare di energia." Ha inoltre calcolato che l'onda d'urto prodotta dall'eliosfera a contatto con la cintura fotonica si sia espansa al punto da ripiegarsi sull'eliosfera stessa, creando maggiore pressione magnetica. Questa pressione si intensifichera' per i prossimi 3000 anni.
Per confermare queste osservazioni nel 1977 sono state lanciate due sonde spaziali, Voyager 1 e 2, approfittando di un raro allineamento tra Giove, Saturno, Urano e Nettuno, che favoriva l'accelerazione delle sonde tramite i campi gravitazionali uniti dei pianeti. Per meglio monitorare la situazione, ESA e NASA stanno ora lavorando a due progetti: Swarm (diretto da Nils Olsen) e LISA (Laser Interferometer Space Antenna). Il primo sara' lanciato entro il 2010, il secondo all'inizio del 2011.
Lo Swarm consiste in 3 satelliti che orbiteranno attorno alla Terra per 4 anni, a una quota di 400-500 km, facendo rilevazioni precise sul suo campo magnetico e di conseguenze sul nucleo fluido del pianeta.
Il LISA (diretto da Gregory Benford, della University of California, Irvine) consiste in 3 satelliti orbitanti attorno al Sole, collegati da raggi laser a formare un triangolo equilatero di 5 milioni di km di lato, che raccoglie dati sulle onde gravitazionali emesse dal centro della galassia.

L'intero sistema solare si sta riscaldando. Nell'articolo "La serra interplanetaria" pubblicato sulla rivista scientifica "Newton" (febbraio 2007), Andrea Giuliacci del Centro Epson Meteo afferma che la temperatura globale si sta innalzando anche su Giove, Marte e Saturno. L'atmosfera di Marte sta diventando piu' densa, cosa che porterebbe a una maggiore protezione dalle radiazioni solari e cosmiche. Una ricerca in collaborazione tra il Laboratorio nazionale di Los Alamos e l'Universita' dell'Arizona ha rivelato che le calotte polari di Marte si stanno sciogliendo (foto scattate dal Mars Global Surveyor).
Anche l'atmosfera di Venere si sta modificando, diventando piu' luminosa.
Nel 2006 il telescopio Hubble ha individuato una nuova macchia su Giove, la Red Spot Junior, cosi' chiamata in riferimento alla Great Red Spot, una terribile tempesta che e' in corso da 300 anni. Secondo i ricercatori dell'Universita' della California il velocissimo sviluppo della Junior e' dovuto al riscaldamento di vaste zone del pianeta. Recentemente e' apparsa una terza macchia rossa, scoperta nell'estate 2008 dall'astronomo Claudio Elidoro, che l'ha annunciata sulla rivista "Coelum".
A causa del riscaldamento globale (oltre 5 gradi) e del conseguente accumulo di energia, il campo magnetico di Giove e' raddoppiato, tanto che ormai si estende fino a Saturno.
La sonda Cassini ha individuato un aumento della temperatura su Saturno di circa 2 gradi, e una tempesta al polo sud, con venti di 500 km orari e nuvole di 8000 km che arrivano a 70 km di altezza.
Su Plutone, la pressione atmosferica e' triplicata dal 1990 ad oggi, causando l'evaporazione di parte dell'azoto di superficie, prima ghiacciato. Questo puo' essere spiegato solo parzialmente dal fatto che nell'ultimo decennio (su un'orbita di 248 anni terrestri) si e' posizionato nel punto piu' vicino al Sole. Ma anche Tritone, la piu' grossa luna di Nettuno, si e' riscaldato: e' passato da -200 a -193 dal 1989 ad oggi, e Nettuno non e' affatto piu' vicino al Sole di quanto fosse in passato. Urano e Nettuno hanno gia' subito una migrazione dei poli magnetici simile a quella che sta cominciando a verificarsi sulla Terra, e le loro atmosfere sono diventate piu' luminose - segno della presenza di maggiore energia e maggiore calore.
Il famoso miliardario Rockefeller, che ha finanziato il SPT, il piu' efficiente telescopio mai costruito per osservare l'avvicinamento di questo misterioso "corpo celeste", ha fatto costruire una banca delle sementi di tutte le essenze vegetali oggi coltivate sulla Terra - dentro una montagna ghiacciata nei pressi del villaggio di Longyearbyen nelle isole Svalbard, circa 1000 km a nord delle coste norvegesi. Il deposito, diretto da Jacques Djouf, e' attivo dal 2008 e costituisce "una garanzia a livello mondiale per affrontare le sfide future".
In questo quadro si inserisce la lettera pubblicata su Internet, su Project Camelot (org) da un anonimo politico norvegese, che rivela come fin dal 1983 il suo governo stia gia' costruendo non solo banche dei semi ma anche bunker e rifugi in collaborazione con gli Stati Uniti e l'Unione Europea. E raccomanda alla gente di armarsi, creare gruppi di sopravvivenza, spostarsi in zone alte dove stipare cibo e acqua per almeno 5 anni, e possibilmente tute antiradiazioni.

Sembra quindi che ci troviamo attualmente alla convergenza di un numero straordinario di fattori di grande importanza:
1. la fine del ciclo di 25.920 anni che costituisce il Grande Anno Zodiacale, in cui il sistema solare viene ad allinearsi precisamente con il centro della galassia
2. la fine di un ciclo di 13.000-12.000 anni, in cui si avra' una nuova esplosione elettromagnetica dal centro della galassia stesso
3. la fine di un ciclo di 13 baktun, 1.872.000 giorni solari, circa 5122 anni solari, che segna un altro importante punto di allineamento della Terra con Venere e gli altri pianeti del sistema solare

Ecco un piccolo calendario di quello che possiamo aspettarci nei prossimi mesi, rapportato alle date importanti del calendario induista.

26 giugno 2010 (sab)
Jyestha Purnima, Devasnana purnima, inizio anavasara; eclissi di luna parziale
11 luglio 2010 (domn)
Asadha amavasya, netrotsava, navayauvana darshana; eclissi di sole totale in sud america e nel pacifico
13 luglio 2010 (mar)
Asadha sukla dvitiya, Ratha Yatra
21 dicembre 2010 (mar)
Margasirsa purnima, Pandu purnima, fine Katyayani vrata, Yule, solstizio d'inverno
eclissi di luna totale

gennaio 2011
Inizio del periodo di massima attivita' solare; il ciclo solare 24 e' iniziato in gennaio 2008, raggiungera' il picco tra il 2011 e il 2012, e poi ricomincera' a scendere fino al minimo del 2018. Durante il picco del ciclo 24, i poli magnetici del sole si capovolgeranno.
1 maggio 2011 (dom)
Vaisakha krsna trayodasi, Beltane; Giove, Venere, Mercurio e Marte sono allineati cosi' strettamente che sono tutti visibili entro 6 gradi di arco del cielo.
1 giugno 2011 (mer)
Savitri vrata; eclissi solare parziale nell'artico (polo nord).
15 giugno 2011 (mer)
Jyestha Purnima, deva snana, vrata; eclissi di luna totale, visibile in Africa, India, e medio oriente
1 luglio 2011 (ven)
Asadha Amavasya; eclissi solare parziale in antartica.
3 luglio 2011 (dom)
ratha yatra
15 agosto 2011 (lun)
La cometa 45P/Honda-Mrkos-Pajdušáková passa a circa 8.924.880 km dalla Terra..
25 novembre 2011 (ven)
Margasirsa Amavasya, Deva dipavali; eclisse solare parziale in antartide
10 dicembre 2011 (sab)
Margasirsa Purnima, Datta jayanti, Pandu purnima; eclissi lunare totale in Asia, Australia e Alaska

31 gennaio 2012 (mar)
Magha sukla astami, Bhima astami, Imbolc/Candlemass
L'asteroide 433 Eros approaches to 0.179 AU the second-largest Near Earth Object on record (size 13×13×33 km). NASA studied Eros with the NEAR Shoemaker probe launched on February 17, 1996.
19 febbraio 2012 (dom)
Passaggio dell'asteroide 2000 ET70 (0.04544 AU)
10 maggio 2012 (mar)
Passaggio dell'asteroide 1998 HE3 (0.03227 AU)
20 maggio 2012 (dom)
Amavasya, Mayan serpent day; secondo e ultimo transito solare di Venere, sole e luna allo zenith congiunti alle Pleiadi sopra Chichen Itza
Eclisse solare anulare attraverso l'oceano pacifico dalla Cina settentrionale alla California.
6 giugno 2012 (mer)
Transito di Venere nell'orbita di Mercurio
18 agosto 2012 (sab)
Inizio di Purushottama adhika masa (Bhadra) anomalo, l'ultimo e' stato dal 15 aprile al 15 maggio 2010.
22 settembre 2012 (sab)
Equinozio d'autunno, Mabon; massimo della tempesta solare.
13 novembre 2012 (mar)
Dipavali, eclisse totale di sole in Australia e sud Pacifico, allineamento con la costellazione del Serpente, secondo gli aztechi discesa dei demoni Tzitzimine
14 novembre 2012 (mer)
Vikram new year 2069, cerimonia azteca del fuoco nuovo
Ritorno dell'asteroide 2001 YB5, che ha mancato di poco la Terra il 7 gennaio 2002
28 novembre 2012 (mer)
eclisse lunare parziale
12 dicembre 2012 (mer)
Passaggio (0.04633 AU) dell'asteroide Toutatis,
17 dicembre 2012 (lun)
L'asse del pianeta passa da 23,5 gradi a verticale
21 dicembre 2012 (ven)
Solstizio d'inverno, Yule, Dongzhi (Cina). Il Sole e' perfettamente allineato con il centro della galassia.

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