Da rifiuto a carburante, l'olio da cucina esausto si trasforma in biodiesel
ultimo aggiornamento: 18 agosto, ore 11:26
La produzione di carburante da materiali di scarto può arrivare a tagliare le emissioni di Co2 anche dell'80%, con minori emissioni di ossidi di zolfo e di particolato
Hong Kong, 18 ago. -(Adnkronos/Xinhua) - Da rifiuto ad energia, anzi: dalle padelle ai motori.
L'olio esausto utilizzato in cucina si potrebbe trasformare presto in carburante. Con questo obiettivo, sorgerà nella parte orientale di Hong Kong, un impianto di 18.000 metri quadrati in grado di produrre 100.000 tonnellate l'anno di biodiesel utilizzando olio da cucina esausto, grassi animali e acidi grassi di palma (un sottoprodotto della raffinazione dell'olio di palma). A gettarsi nell'impresa sono stati, a quanto riporta la Xinhua, imprenditori locali e investitori dai Paesi Bassi e dal Medio Oriente con un finanziamento per la costruzione dell'impianto di 165 milioni di dollari.
L'impianto Asb Biodiesel sorgerà a Kwan Tseung O e la sua costruzione sta avanzando velocemente: la fabbrica dovrebbe essere pronta per febbraio 2013 per entrare poi in funzione ad agosto. E mentre l'impianto è in fase di costruzione, l'obiettivo principale sarà quello di assicurarsi le materie prime coinvolgendo i produttori di Malesia e Indonesia. Inizialmente, la materia più usata (e anche più cara) sarà quella derivata dalla lavorazione dell'olio di palma, ma a tre anni dall'avviamento dell'impianto la percentuale dovrebbe invertirsi e l'olio di palma rifornirà l'Asb Biodiesel per il 10%, mentre per il 90% si utilizzeranno oli da cucina esausti, di scarto e grassi animali.
Un prodotto non troppo economico visto che, mentre in Europa il costo di una tonnellata di gasolio è di circa 1.000 dollari, il prezzo di una una tonnellata di biodiesel derivato dalla lavorazione degli acidi grassi di palma è stimato sui 1.200 dollari circa, 1.300 per una tonnellata di biodiesel da olio esausto. Ma a guadagnarci dovrebbe essere l'ambiente, visto che, rispetto ai combustibili fossili,
la produzione di carburante da questi materiali di scarto arrivare a tagliare le emissioni di Co2 anche dell'80%, con minori emissioni di ossidi di zolfo e di particolato.
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