“Non ci sono mostri nel DNA della nostra famiglia”, così Angie Gregg, figlia di Ariel Castro, il rapitore delle tre giovani di Cleveland – Amanda, Georgina e Michelle – ai microfoni della CNN.
di Piero Cammerinesi (corrispondente dagli USA di Coscienzeinrete Magazine e Altrainformazione)
Solo ora – dopo il felice epilogo della orribile vicenda che sta tenendo l’America incollata alla TV – la giovane inizia a far luce su alcuni dettagli del comportamento del padre. Ci metteva sempre molto tempo ad aprire la porta, spesso la faceva entrare dal retro quando andava a trovarlo, non si muoveva molto da casa, e – anche quando la figlia si era trasferita in Indiana e lui la andava a trovare – non stava mai fuori casa più di una giornata. E ancora: quando Angie era a pranzo da lui con il marito ogni tanto si assentava senza spiegazioni, la musica sempre a volume alto; insomma elementi che solo oggi appaiono in una luce completamente diversa.
Ma nella sostanza il padre – nonostante la separazione dalla moglie dovuta ai suoi comportamenti gelosi e violenti verso di lei – si era sempre comportato bene nei confronti dei figli e nulla – ma proprio nulla – poteva far riconoscere in lui l’orco che si celava dietro quelle vesti.
viaDov’è il ‘mostro’? – Una visione spirituale – ALTRO GIORNALE.
via Cult of Soup http://provetecnichevarie.wordpress.com/2013/05/12/dove-il-mostro-una-visione-spirituale/
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