Altre prove sono venute alla luce riguardo a come i livelli di segretezza imposti dalla United States Air Force sui propri ufficiali è servita a limitare l’accesso del pubblico alle informazioni sulle incursioni non autorizzate nello spazio aereo ristretto e l’abbattimento di missili nucleari da parte di velivoli di origine di sconosciuta. Sono sempre di più gli ufficiali che stanno venendo fuori raccontando quello che accade sotto il mantello del “top-secret”. La ZlandCommunications NewsNetwork ha reso noto che un altro vice comandante dell’ICBM si è fatto avanti per descrivere non solo i suoi ricordi sul non autorizzato abbattimento di missili nucleari su un impianto americano, ma che gli è stato detto di non parlare mai dell’incidente.
“Sulla base di vari incidenti e testimonianze ci sono molti elementi per concludere che il governo americano è caratterizzato da una sovrastruttura che comprende militari e intelligence”. Le prove sembrano davvero schiaccianti: qualcosa è entrato dello spazio aereo degli Stati Uniti in maniera non autorizzata, e agli ufficiali viene imposto di non parlare mai dell’accaduto. Questi ufficiali – nonostante le minacce e intimidazioni – stanno venendo fuori da questa apparente super-struttura di segretezza. Questa volta, la Minot Air Force Base in North Dakota è il centro della controversia.
viaUFO abbatte missile nucleare: altri retroscena vengono alla luce – ALTRO GIORNALE.
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