Il progresso scientifico e tecnologico ha sempre un impatto sul comportamento e sulla storia dei popoli, paragonabile all’impatto delle condizioni geografiche. I sistemi di trasporto a motore, ad esempio, hanno cambiato radicalmente il rapporto fra l’ambiente e gli esseri umani. Anche le nanotecnologie potrebbero cambiare in modo radicale il rapporto degli uomini con l’ambiente. La ricerca scientifica porta a comprendere i processi fondamentali della materia, ma per dedurne tecnologie applicabili alla vita quotidiana occorrono strumenti che sfruttano reazioni chimiche, come le pile a combustibile o i pannelli solari. Bisogna cioè capire e saper controllare il meccanismo di base – la reazione chimica. Grazie ai progressi nella tecnologia di imaging è ora possibile osservare dettagliatamente le interazioni chimiche a livello atomico. Potremmo ricavarne conoscenze utili per rivoluzionare la produzione e lo stoccaggio dell’energia. A inizio 2014 il Brookhaven National Laboratory (USA) ha annunciato di aver usato una serie di tecniche di imaging per osservare per la prima volta reazioni chimiche nell’ordine del nanometro, in tempo reale. È stata in particolare osservata e documentata la reazione responsabile della produzione dell’idrogeno nelle pile a combustibile. È stato visto – per la prima volta - come funziona una reazione chimica a livello atomico, in condizioni operative reali e riproducibili su larga scala. Questo potrebbe portare in tempi brevi ad elaborare nuove tecnologie che usano tali reazioni. (via Nanotecnologie ed energia, prospettive di grandi cambiamenti - ALTRO GIORNALE)
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