Sta destando molta preoccupazione in questo periodo la migrazione di un virus denominato Zika che dal Sud America sta arrivando (anche se i casi sono ancora sporadici) in Europa. La sua presenza è stata registrata già in Gran Bretagna, in Italia, in Spagna e in ultimo in Danimarca.
Il contagio riguarda al momento solo poche persone che hanno viaggiato nei paesi a rischio e sono state punte da alcuni tipi di zanzare, portatrici della malattia. L'Organizzazione mondiale della sanità ha però già annunciato che il virus è in via di rapida espansione nel continente Americano (escluso Cile e Canada) e Obama si è espresso affinché la ricerca trovi al più presto test diagnostici veloci e rimedi adatti al caso.
La preoccupazione riguarda in particolare donne incinte e neonati. Il virus, infatti, di per sé non porta a sviluppare una malattia pericolosa, si tratta infatti solo di febbre, a volte eruzione cutanea, congiuntivite e mal di testa, e addirittura sembra che nel 25% dei casi sia asintomatico. Si è visto però che in Brasile, e in altri paesi del Sud America dove è particolarmente diffuso, sono aumentate le nascite di bambini con una grave malformazione cranica detta microcefalia e questa patologia è stata appunto associata al Zika.
Ma vediamo di conoscere meglio di cosa si tratta.
COS’E’ IL VIRUS ZIKA
Stiamo parlando di una malattia causata da un virus finora sconosciuto in America Latina classificato con il nome di Zika e noto anche come Zikav o Zikv. Nel febbraio 2015 le autorità brasiliane hanno iniziato a studiare un focolaio di eruzioni cutanee che avevano colpito sei stati della regione nord-est del paese. Secondo l'Organizzazione Panamericana della Salute, 20 paesi hanno già segnalato casi di Zika nei loro territori: Barbados, Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, El Salvador, Guadalupe, Guatemala, Guyana, Guyana Francese, Haiti, Honduras, Martinica, Messico, Panama, Paraguay, Porto Rico, l'isola di St. Maarten, Suriname e Venezuela. Ma il numero è in crescita e si ritiene che alla fine il virus raggiungerà tutti i paesi dell'America Latina.
Il virus Zika si trasmette dal morso delle zanzare Aedes aegypti, parenti della zanzara tigre. Si tratta di un virus simile a quello che porta la dengue e la febbre gialla.
INCUBAZIONE E SINTOMI
Di solito dopo la puntura della zanzara passano dai 3 a i 12 giorni prima che compaiano i sintomi. L’infezione però, come abbiamo già detto, può anche risultate asintomatica. Sembra addirittura che una persona su 4 non si accorga di nulla o avverta semplicemente i sintomi di una leggera influenza. Di solito la maggior parte dei malati si riprende in fretta e non c’è neppure bisogno di ricorrere a ricoveri ospedalieri.
Per quanto riguarda i sintomi, generalmente durano da quattro a sette giorni e possono essere confusi con quelli della dengue. Di solito compare febbre inferiore a 39° C, mal di testa, debolezza, dolori muscolari e articolari, congiuntivite non purulenta, edema ed eruzioni cutanee degli arti inferiori, che tende a cominciare in faccia e poi si diffonde in tutto il corpo. Meno spesso si verificano vomito, diarrea, dolori addominali e perdita dell'appetito. Altri tipi di complicanze sono davvero rari.
TRATTAMENTO
Al momento non esiste un vaccino o trattamento specifico per il virus Zika, quello che si può fare è solo riposarsi e trattare la febbre se è troppo alta con paracetamolo. Si consiglia di tenere ben idratato il corpo dato che, con questa malattia, si tende a perdere liquidi. Per affrontare invece il prurito causato dall’eruzione cutanea, in alcuni casi potrebbe essere utile assumere antistaminici.
PREVENZIONE
Dato che la trasmissione avviene attraverso il morso di una zanzara, se avete in programma un viaggio nei paesi a rischio munitevi di prodotti repellenti e scegliete di alloggiare in luoghi muniti di zanzariere. Quando siete in giro, invece, cercate di tenere un abbigliamento adatto alla stagione ma che comunque copra il più possibile le estremità in modo tale da rendere più difficile il compito alle zanzare.
Francesca Biagioli
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