Putin vorrebbe che fossero destinati all’agricoltura per rafforzare il settore primario (e anche per evitare di incorrere in sanzioni internazionali). Le terre gratis, che si trovano in alcune regioni dell’est della Russia, comprese Jacuzia e Kamchatka, saranno a disposizione innanzitutto degli abitanti che già risiedono nelle regioni coinvolte, ma dopo le prime assegnazioni anche chi vive al di fuori di queste regioni potrà richiedere un terreno. Dopo i cinque anni previsti, l’accordo si trasformerà in un contratto di locazione o di diritto di proprietà.
La regione interessata è una delle meno popolate del mondo, si estende dalla Siberia all’Artico e ospita soltanto circa 7 milioni dei 143 milioni complessivi di abitanti che popolano l’intera Russia.
“Consideriamo questo progetto come una possibilità per i cittadini russi di raggiungere la propria realizzazione personale nell’estremo Oriente e per attrarre persone in questa regione” – ha spiegato il ministro dello sviluppo dell’estremo Oriente Alexander Galushka.
Chi riceverà l’assegnazione per la costruzione di una casa o di un’azienda agricola non dovrà pagare nulla, nemmeno le tasse. Alla fine del periodo previsto, se il terreno non verrà più utilizzato, tornerà di proprietà del Governo. La Russia incoraggia a presentare domanda tutti i cittadini del Paese comprese le famiglie, dato che un nucleo famigliare di cinque persone potrà ricevere oltre 12 acri di terreno.
Gli interessati potranno selezionare i terreni da una mappa online. Il Governo russo spera che l’iniziativa possa portare nella regione circa 36 milioni di persone. I più ottimisti credono che il progetto avrà successo e che aiuterà la Russia ad incrementare il proprio potere economico, soprattutto rispetto alla Cina, che sta già sfruttando quest’area di confine per ricavare materie prime per le proprie attività, a partire dalle materie prime, come petrolio, gas e legno.
Pare proprio, però, che i territori della Russia orientale siano interessanti dal punto di vista culturale proprio per l’influenza della Cina e della sua popolazione sui modi di vivere e sull’introduzione di cibi etnici. Guardate il video.
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Marta Albè
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