Potevamo scriverlo ieri. Ma ci puzzava di sciacallaggio. Sommessamente, cautemente, serenamente vorremmo fare oggi, a mente fredda, una riflessione. Ieri, nel pieno della tragedia di Brindisi, il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, è intervenuto in una trasmissione radiofonica di RadioUno poco prima di mezzogiorno. In quel momento era certo che Melissa, la ragazza di sedici anni, era morta. Un'altra lottava tra la vita e la morte. Vendola ha preso la parola e ha parlato chiaramnete di "due vittime". Al punto che la conduttrice Rai, Carlotta Tedeschi, ha dovuto interromperlo: "Presidente, scusi, abbiamo verificato. C'è solo un vittima, l'altra ragazza è ancora viva". Il governatore pugliese, forse resosi conto di quanto accaduto, ha esclamato: "Madonna".
Se fossimo stati i genitori della ragazza "solo" ferita c'avrebbe preso un colpo. Un infarto. Avremmo appreso per radio, dal presidente della Regione, che un nostro caro era morto mentre era ancora in vita.
Si vergogni, Vendola.
E con lui tutti i politici che fanno la corsa al microfono per sparare valanghe di minchiate, cazzate, analisi da bar dello sport, notizia sbagliate ed erronee che puntualmente investe il Paese in casi drammatici come questo. Ma non possono stare zitti per due giorni?
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