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Visualizzazione dei post da gennaio, 2024

Trani, un esempio di eccellenza sanitaria e umana

La sanità è spesso al centro di polemiche e critiche, ma ci sono anche casi in cui funziona bene e merita di essere riconosciuta e apprezzata. È il caso del Pta (Presidio Territoriale Assistenziale) di Trani, dove il reparto di Oculistica, guidato dal dr. Pasquale Attimonelli, ha ricevuto una testimonianza di gratitudine da parte di una paziente che ha subito un intervento chirurgico. La signora Brigida Papa ha voluto ringraziare pubblicamente il dr. Attimonelli e tutta la sua equipe, formata da medici, anestesisti, infermieri e operatori socio sanitari, per l'ottima qualità dell'assistenza ricevuta, sia durante le visite preliminari che durante l'operazione, eseguita presso l'ospedale Vittorio Emanuele II di Bisceglie. La paziente ha elogiato la professionalità, la competenza e l'umanità dimostrate dal personale sanitario, che ha saputo seguirla con impegno, cura e attenzione, facendola sentire protetta e ben seguita. Ha sottolineato anche l'importanza

Trani, un esempio di eccellenza sanitaria e umana

La sanità è spesso al centro di polemiche e critiche, ma ci sono anche casi in cui funziona bene e merita di essere riconosciuta e apprezzata. È il caso del Pta (Presidio Territoriale Assistenziale) di Trani, dove il reparto di Oculistica, guidato dal dr. Pasquale Attimonelli, ha ricevuto una testimonianza di gratitudine da parte di una paziente che ha subito un intervento chirurgico. La signora Brigida Papa ha voluto ringraziare pubblicamente il dr. Attimonelli e tutta la sua equipe, formata da medici, anestesisti, infermieri e operatori socio sanitari, per l'ottima qualità dell'assistenza ricevuta, sia durante le visite preliminari che durante l'operazione, eseguita presso l'ospedale Vittorio Emanuele II di Bisceglie. La paziente ha elogiato la professionalità, la competenza e l'umanità dimostrate dal personale sanitario, che ha saputo seguirla con impegno, cura e attenzione, facendola sentire protetta e ben seguita. Ha sottolineato anche l'importanza

Helga Schneider: Bruceranno come ortiche secche: l’amore omosessuale sotto il nazismo

  Il romanzo di Helga Schneider, “ Bruceranno come ortiche secche ” (Oligo, 2021), è un affresco di ampio respiro che ci mostra le mille sfumature della Germania degli anni '30, quando il governo tollerante della Repubblica di Weimar cede il passo al delirio nazista. Sullo sfondo dei roghi dei libri, dell’arte degenerata, del rifiuto di ogni forma d’espressione non aderente ai valori del popolo ariano, e delle prime razzie nei locali gay, in un fosco clima di crescente persecuzione omofoba, nasce l’amore tra due ragazzi, Julian e Nesti. Questa unione sarà il banco di prova per un padre che, aderendo al nuovo regime, non potrà accettare in un primo momento l’orientamento omosessuale del figlio, ma poi si ricrederà e lotterà con tutti i mezzi per la sua salvezza. L’autrice mescola fatti storici riccamente documentati e finzione narrativa, testimoniando al mondo di oggi le tante sfaccettature dell’omofobia nazista di ieri. Helga Schneider, nata nel 1937 a Steinberg, è una scrittrice d

Helga Schneider, quando la vita è memoria

In questi tempi in cui le parole guerra e genocidio sono ritornate ad essere di uso comune, autori come Helga Schneider, che ha fatto della memoria la sua missione, ci sono quantomai necessari. Approfittiamo quindi della Giornata della Memoria, in cui si ricordano le vittime della Shoah, per conoscere meglio una scrittrice alle opere della quale, almeno una volta nella vita, tutti dovremmo approcciarci. In occasione della Giornata della Memoria , ricordiamo le atrocità del nazismo attraverso le parole della scrittrice tedesca, classe 1937 Nata in Germania nel 1937, racconta nei suoi libri, spesso ispirati alle sue vicende personali, gli orrori della Seconda Guerra Mondiale e del Nazismo, dalla prospettiva di una bambina ariana, diventata donna, alla quale il Nazismo ha tolto moltissimo. Fu infatti abbandonata a soli cinque anni dalla madre, che era entrata a far parte delle SS, come guardiana nel Lager femminile di Ravensbrück e, in seguito, a Birkenau. Venne poi condannata a sei

Helga Schneider, quando la vita è memoria

In questi tempi in cui le parole guerra e genocidio sono ritornate ad essere di uso comune, autori come Helga Schneider, che ha fatto della memoria la sua missione, ci sono quantomai necessari. Approfittiamo quindi della Giornata della Memoria, in cui si ricordano le vittime della Shoah, per conoscere meglio una scrittrice alle opere della quale, almeno una volta nella vita, tutti dovremmo approcciarci. In occasione della Giornata della Memoria , ricordiamo le atrocità del nazismo attraverso le parole della scrittrice tedesca, classe 1937 Nata in Germania nel 1937, racconta nei suoi libri, spesso ispirati alle sue vicende personali, gli orrori della Seconda Guerra Mondiale e del Nazismo, dalla prospettiva di una bambina ariana, diventata donna, alla quale il Nazismo ha tolto moltissimo. Fu infatti abbandonata a soli cinque anni dalla madre, che era entrata a far parte delle SS, come guardiana nel Lager femminile di Ravensbrück e, in seguito, a Birkenau. Venne poi condannata a sei

Racconti di Trani: storie vere e inventate "Il Mistero della Cattedrale di Lego"

Marco, Sara, Luca e Chiara erano quattro amici che frequentavano la quinta elementare a Trani. Erano appassionati di lego e di misteri, e quando seppero che a palazzo Beltrani era stata esposta una cattedrale di lego, non persero tempo a organizzare una visita. La cattedrale di lego era un'opera incredibile, realizzata con 80mila mattoncini dal sardo Maurizio Lampis, che aveva riprodotto fedelmente la basilica di Santa Maria Assunta, il simbolo della città¹. I quattro amici rimasero a bocca aperta davanti alla maestosità e alla cura dei dettagli dell'opera, che misurava 2 metri di lunghezza, 1,5 di larghezza e 1,2 di altezza. - Wow, è bellissima! - esclamò Sara. - Sembra vera! - aggiunse Luca. - Guardate i rosoni, i portali, le statue... - commentò Chiara. - E il campanile, che spettacolo! - disse Marco. I bambini si avvicinarono alla cattedrale per osservarla meglio, ma furono fermati da una corda che delimitava lo spazio. Un cartello avvertiva: "Vietato tocc

Racconti di Trani: storie vere e inventate "Il Mistero della Cattedrale di Lego"

Marco, Sara, Luca e Chiara erano quattro amici che frequentavano la quinta elementare a Trani. Erano appassionati di lego e di misteri, e quando seppero che a palazzo Beltrani era stata esposta una cattedrale di lego, non persero tempo a organizzare una visita. La cattedrale di lego era un'opera incredibile, realizzata con 80mila mattoncini dal sardo Maurizio Lampis, che aveva riprodotto fedelmente la basilica di Santa Maria Assunta, il simbolo della città¹. I quattro amici rimasero a bocca aperta davanti alla maestosità e alla cura dei dettagli dell'opera, che misurava 2 metri di lunghezza, 1,5 di larghezza e 1,2 di altezza. - Wow, è bellissima! - esclamò Sara. - Sembra vera! - aggiunse Luca. - Guardate i rosoni, i portali, le statue... - commentò Chiara. - E il campanile, che spettacolo! - disse Marco. I bambini si avvicinarono alla cattedrale per osservarla meglio, ma furono fermati da una corda che delimitava lo spazio. Un cartello avvertiva: "Vietato tocc

"L'Armonia dell'Espressione: Quando Arte e Reincarnazione si Uniscono" di Carmelina Rotundo Auro e Vatapatra Sai (Shyamananda Das)

  Cari lettori, In questo terzo capitolo del nostro viaggio, esploriamo l'armonia tra arte e reincarnazione, due mondi che si fondono in una danza di espressione creativa e riflessione spirituale. L'Arte come Medium Spirituale: L'arte è da sempre un medium attraverso il quale l'anima trova voce. Nell'incontro con la reincarnazione, l'arte diventa un linguaggio per esprimere il mistero della vita e della morte, del passato e del futuro. Il Ciclo Eterno Rappresentato: Come artisti e osservatori, esploreremo come il ciclo eterno della reincarnazione può essere rappresentato attraverso dipinti, sculture, fotografie e altre forme d'arte. Ogni opera sarà una finestra aperta su mondi passati e futuri. Laboratori Creativi: Esplorare il Proprio Ciclo di Vita e Morte: Invitiamo ognuno di voi a partecipare a laboratori creativi dedicati a esplorare il proprio ciclo di vita e morte. Che sia attraverso la pittura, la scrittura o altre espressioni artistiche, questo sarà

"Diritti Animali: Riconoscere la Vita Senza Umanizzare" di Elisabetta Scotto

  Nel contesto sempre più diffuso di sensibilizzazione verso i diritti degli animali, emergono spesso opinioni controverse. Recentemente, su " Vegetariani & Vegani ," una pagina Facebook dedicata al rispetto degli animali, un utente ha sollevato un'interessante questione: "non umanizzate gli animali." La dichiarazione di Salvatore Vella apre uno spazio di riflessione sull'equilibrio tra riconoscere e rispettare la vita animale senza attribuire loro caratteristiche esclusive dell'umanità. Riconoscere gli animali come esseri viventi senzienti e dignitosi non implica umanizzarli. È, invece, un appello per riconoscere il valore intrinseco della vita in tutte le sue forme. Gli animali meritano rispetto e protezione, non perché siano esseri umani, ma perché condividono con noi la meraviglia della vita su questo pianeta. Le immagini postate dalla pagina mostrano animali accompagnati da frasi come "sono un animale, non sono una cavia da laboratorio.&quo

Giorno della Memoria 2024: parliamo di "Lasciami andare, madre" di Helga Schneider

“PER ME DOVEVA ESSERE GIUSTO CIÒ CHE ERA GIUSTO PER IL GOVERNO,” ESORDISCE CON VOCE FERMA “E NON AVEVO IL DIRITTO A PENSIERI, OPINIONI O SENTIMENTI DI ORDINE PERSONALE. AVEVO INVECE IL DOVERE DI OBBEDIRE SENZA DISCUTERE AGLI ORDINI SUPERIORI, E SE QUESTI ORDINI PREVEDEVANO DI SOFFOCARE NELLE CAMERE A GAS MILIONI DI EBREI IO ERO PRONTA A COLLABORARE. PER CUI, CREDIMI, NON POTEVO ASSOLUTAMENTE PERMETTERMI LA MINIMA DEBOLEZZA NEI CONFRONTI DI MAMME O BAMBINI. QUANDO VEDEVO I PIÙ PICCOLI ENTRARE NEL BUNKER, L’UNICA COSA CHE RIUSCIVO A PENSARE ERA: ECCO DEI MARMOCCHI GIUDEI TOLTI DI MEZZO, ECCO DEI NEONATI CHE NON DIVENTERANNO MAI DISGUSTOSI EBREI ADULTI.” LASCIAMI ANDARE, MADRE, HELGA SCHNEIDER I libri che contengono memorie personali, in particolare memorie dolorose e sensibili, sono i più difficili di cui parlare. Eppure, sento la necessità di raccontarvi la mia esperienza di lettura di “Lasciami andare, madre” di Helga Schneider, edito da Adelphi. E’ la fine degli anni Novanta

Giorno della Memoria 2024: parliamo di "Lasciami andare, madre" di Helga Schneider

“PER ME DOVEVA ESSERE GIUSTO CIÒ CHE ERA GIUSTO PER IL GOVERNO,” ESORDISCE CON VOCE FERMA “E NON AVEVO IL DIRITTO A PENSIERI, OPINIONI O SENTIMENTI DI ORDINE PERSONALE. AVEVO INVECE IL DOVERE DI OBBEDIRE SENZA DISCUTERE AGLI ORDINI SUPERIORI, E SE QUESTI ORDINI PREVEDEVANO DI SOFFOCARE NELLE CAMERE A GAS MILIONI DI EBREI IO ERO PRONTA A COLLABORARE. PER CUI, CREDIMI, NON POTEVO ASSOLUTAMENTE PERMETTERMI LA MINIMA DEBOLEZZA NEI CONFRONTI DI MAMME O BAMBINI. QUANDO VEDEVO I PIÙ PICCOLI ENTRARE NEL BUNKER, L’UNICA COSA CHE RIUSCIVO A PENSARE ERA: ECCO DEI MARMOCCHI GIUDEI TOLTI DI MEZZO, ECCO DEI NEONATI CHE NON DIVENTERANNO MAI DISGUSTOSI EBREI ADULTI.” LASCIAMI ANDARE, MADRE, HELGA SCHNEIDER I libri che contengono memorie personali, in particolare memorie dolorose e sensibili, sono i più difficili di cui parlare. Eppure, sento la necessità di raccontarvi la mia esperienza di lettura di “Lasciami andare, madre” di Helga Schneider, edito da Adelphi. E’ la fine degli anni Novanta

Torta di mele e zucca

Ingredienti 250 g di farina tipo 2 150 g di zucchero di canna + 2 cucchiai da minestra 100 ml di olio di girasole deodorato spremuto a freddo 1 limone 350 g di zucca decorticata cotta al forno 2 mele 125 g di yogurt di soia 100 g di uvette ammollate 1 cucchiaio di cannella un pizzico di sale ½ bustina di cremor tartaro Preparazione https://ift.tt/ULAhJwk

Torta di mele e zucca

Ingredienti 250 g di farina tipo 2 150 g di zucchero di canna + 2 cucchiai da minestra 100 ml di olio di girasole deodorato spremuto a freddo 1 limone 350 g di zucca decorticata cotta al forno 2 mele 125 g di yogurt di soia 100 g di uvette ammollate 1 cucchiaio di cannella un pizzico di sale ½ bustina di cremor tartaro Preparazione https://ift.tt/woyIn7x

Renzo Samaritani: la memoria del figlio di Helga Schneider

  Renzo Samaritani è uno scrittore italiano noto per i suoi romanzi, la sua storia personale è segnata dal rapporto conflittuale con sua madre, Helga Schneider. In occasione della Giornata della memoria, abbiamo intervistato Renzo Samaritani per conoscere meglio la sua visione del passato e del presente. Domanda: Buongiorno, signor Samaritani. Grazie per aver accettato di parlare con noi. Come sta? Risposta: Buongiorno a voi. Sto bene, grazie. Sono felice di poter condividere con voi le mie riflessioni in questa giornata così importante. Domanda: Lei è il figlio di Helga Schneider, la cui madre ha scelto di seguire il regime nazista e di abbandonare i suoi figli. Come ha vissuto questo trauma? Come ha influito sulla sua scelta di diventare uno scrittore? Risposta: È stata una ferita profonda, che mi ha segnato per tutta la vita. Ho cercato di capire le ragioni, ma non ci sono mai riuscito. Ho sempre avuto un senso di colpa, di vergogna, di rabbia. Scrivere è stato per me un modo di e

Dona una coperta al canile: Trani amica degli animali

In questi giorni di freddo invernale, c'è una campagna che sta riscaldando il cuore di molti pugliesi: "Dona una coperta al canile più vicino". L'iniziativa, promossa da diverse associazioni animaliste, ha lo scopo di aiutare i cani ospitati nei rifugi della regione, fornendo loro un po' di conforto e protezione dal gelo. La campagna ha avuto un grande successo, grazie alla generosità e alla sensibilità dei cittadini, che hanno risposto numerosi all'appello. In molte città, come Bari, Lecce, Taranto e Trani, sono stati raccolti centinaia di coperte, lenzuola, asciugamani e maglioni, che sono stati consegnati ai volontari dei canili. Alcuni hanno anche donato cibo, giocattoli e medicinali per i quattrozampe. La solidarietà verso gli animali è una tradizione che affonda le sue radici nella cultura italiana. Il nostro paese, infatti, vanta una lunga storia di amore e rispetto per i nostri amici pelosi, che sono considerati parte integrante della famiglia.

#27GennaioGiornataDellaMemoria Helga Schneider 25 gennaio Alessandria

  Giovedì alle ore 17.00,  nei locali dell’ Isral in via Guasco 49 si svolgerà lo spettacolo Lo sporco di Dachau, reading musicale: un progetto di Betti Zambruno con Piercarlo Cardinali (chitarra e canto) e  Fulvia Maldini (voce recitante e canto). Il reading musicale è stato pensato per ricordare donne che hanno dato voce alla mancanza di libertà, che hanno raccontato verità scomode, o vissuto direttamente la Shoah. Vite difficili, a volte avventurose, scelte con consapevolezza oppure subìte drammaticamente, che testimoniano la volontà e la capacità delle donne di affermare il diritto all’eguaglianza, alla propria emancipazione con coraggio, resistenza al dolore e al pregiudizio. Le letture raccontano di HELGA SCHNEIDER (figlia di una guardiana delle SS), MARTA GELLHORN (inviata di guerra), LEE MILLER (fotografa), EDITH BRUCK e ESTHER BÉJARANO (deportate nei lager scrittrici e artiste), IRÈNE NÉMIROVSKY (deportata e scrittrice). L’evento è reso possibile grazie al contributo di Fonda

Dona una coperta al canile: Trani amica degli animali

In questi giorni di freddo invernale, c'è una campagna che sta riscaldando il cuore di molti pugliesi: "Dona una coperta al canile più vicino". L'iniziativa, promossa da diverse associazioni animaliste, ha lo scopo di aiutare i cani ospitati nei rifugi della regione, fornendo loro un po' di conforto e protezione dal gelo. La campagna ha avuto un grande successo, grazie alla generosità e alla sensibilità dei cittadini, che hanno risposto numerosi all'appello. In molte città, come Bari, Lecce, Taranto e Trani, sono stati raccolti centinaia di coperte, lenzuola, asciugamani e maglioni, che sono stati consegnati ai volontari dei canili. Alcuni hanno anche donato cibo, giocattoli e medicinali per i quattrozampe. La solidarietà verso gli animali è una tradizione che affonda le sue radici nella cultura italiana. Il nostro paese, infatti, vanta una lunga storia di amore e rispetto per i nostri amici pelosi, che sono considerati parte integrante della famiglia.

Carmelina Rotundo Auro e Renzo Samaritani presentano: "L'Arte della Rinascita: Quando l'Istituto Sole Luna Abbraccia la Reincarnazione"

Cari membri dell'Istituto Sole Luna, Oggi siamo entusiasti di presentarvi un affascinante capitolo che fonde due mondi: l'arte e la reincarnazione. In questo articolo, esploreremo come l'Istituto Sole Luna abbraccerà la reincarnazione attraverso l'obiettivo unico dell'espressione artistica. L'Arte come Veicolo della Reincarnazione: L'arte, con la sua capacità di comunicare senza parole e di toccare profondamente l'anima, diventa un potente mezzo per esplorare il tema della reincarnazione. Discuteremo di come artisti di diverse epoche e culture hanno catturato l'essenza del ciclo di rinascita attraverso i loro capolavori. Il Cambio di Nome del Gruppo Whatsapp : "Arte e Reincarnazione in Dialogo" In linea con questo nuovo percorso, il nostro gruppo Whatsapp cambierà nome in "Sole Luna - Arte e Reincarnazione in Dialogo". Questo cambio di nome rappresenta il nostro impegno nell'esplorare come l'arte può diventare una via per

La vita nei vicoli di Trani

Trani è una città di mare, di pietra, di storia. Ma anche di vicoli, di vita, di storie. Nei vicoli di Trani si respira l'aria di un tempo, si sentono i rumori di una quotidianità che non si ferma mai, si incontrano i volti di una comunità che si conosce e si aiuta. Ogni vicolo ha il suo nome, la sua storia, il suo carattere. Ci sono vicoli stretti e bui, dove il sole fa fatica a entrare, e vicoli larghi e luminosi, dove il vento porta il profumo del mare. Ci sono vicoli silenziosi e tranquilli, dove si può riposare e meditare, e vicoli rumorosi e animati, dove si può chiacchierare e divertirsi. Ci sono vicoli antichi e nobili, dove si ammirano i palazzi e le chiese, e vicoli moderni e popolari, dove si trovano le botteghe e i mercati. Nei vicoli di Trani si incontrano persone di ogni età, di ogni classe, di ogni provenienza. Ci sono i bambini che giocano a pallone o a nascondino, le donne che stendono il bucato o preparano il pranzo, gli uomini che lavorano o leggono il gi

La vita nei vicoli di Trani

Trani è una città di mare, di pietra, di storia. Ma anche di vicoli, di vita, di storie. Nei vicoli di Trani si respira l'aria di un tempo, si sentono i rumori di una quotidianità che non si ferma mai, si incontrano i volti di una comunità che si conosce e si aiuta. Ogni vicolo ha il suo nome, la sua storia, il suo carattere. Ci sono vicoli stretti e bui, dove il sole fa fatica a entrare, e vicoli larghi e luminosi, dove il vento porta il profumo del mare. Ci sono vicoli silenziosi e tranquilli, dove si può riposare e meditare, e vicoli rumorosi e animati, dove si può chiacchierare e divertirsi. Ci sono vicoli antichi e nobili, dove si ammirano i palazzi e le chiese, e vicoli moderni e popolari, dove si trovano le botteghe e i mercati. Nei vicoli di Trani si incontrano persone di ogni età, di ogni classe, di ogni provenienza. Ci sono i bambini che giocano a pallone o a nascondino, le donne che stendono il bucato o preparano il pranzo, gli uomini che lavorano o leggono il gi