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I partigiani di una “governanza mondiale” manipolano la classica rivalità tra poteri locali e nazionali per indebolire gli stati nazione. Pierre Hillard denuncia l’agenda nascosta di “città e governi locali uniti”, un’associazione mondiale intercomunale presieduta dal sindaco (PS) di Parigi Bertrand Delanoë assistita del presidente (PS) della regione Île-de-France Jean-Paul Huchon.
Rete Voltaire | 11 settembre 2009
“Spazi metropolitani”: una strategia verso una “governanza mondiale”
Le città e le comunità locali sono una sfida inevitabile per la strategia dei mondialisti. Essendo il loro obiettivo arrivare ad una gestione mondiale, progettano di scomporre a tutti i livelli gli stati nazione pretendendo di rafforzare i comuni (istituzioni locali). Così, costruire una vera maglia sul campo permette l’instaurazione di nuove strutture al livello più basso (il locale) che si inseriranno in organismi politici regionali, quindi continentali, infine per arrivare ad un “saltatore” unico, un governo mondiale (il globale). Quest’architettura si prefigge di raggirare l’autorità politica degli stati. È questa la sfida dell’istituto “città e governi locali collegati” - CGLU- (in inglese: United Cities and local Governments - UCLG)
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