Oggi vi proponiamo cinque romanzi che per essere goduti appieno madri e figlie devono leggere assieme, magari una di fronte all’altra…
MILANO – Banana Yoshimoto una volta ha scritto: “se anche solo per un istante pensavo di essere strana, gli occhi di mia madre mi guardavano da sopra gli occhiali, e come due puntine da disegno mi fissavano saldamente al mio posto nel mondo”. Ed è forse questa la magia di un rapporto, quello tra madre e figlia, tra i più stretti che l’essere umano possa conoscere. Ma non tutte le madri sono uguali, così come non sono uguali neppure tutte le figlie, e diverse sono le opere che hanno posto al centro il rapporto madre-figlia. Oggi vi proponiamo cinque romanzi che per essere goduti appieno madre e figlia dovrebbero leggere assieme, magari una di fronte all’altra, sulla panchina di un parco o sul divano del salotto.
“Amy e Isabelle” di Elizabeth Strout
Ambientato in un’anonima cittadina della provincia americana, Elizabeth Strout in questo romanzo ci racconta della giovane Isabelle, che tenta di celare dietro al perbenismo un passato misterioso, e c’è la figlia di Isabelle, Amy, una ragazza timida che non riesce a gestire un segreto difficile da tenere nascosto.
“Il Ballo” di Irene Nemirovski
La quattordicenne Antoinette decide di gettare nella Senna tutti gli inviti che la madre ha stilato per il ballo destinato a segnare il suo ingresso nella brillante società parigina. È una vendetta, che la ragazza consuma nei confronti della madre. In poche pagine, con una scrittura scarna ed essenziale, l’autrice riesce a raccontare un dramma dell’amore, del risentimento e dell’ambizione.
“Lasciami andare madre” di Helga Schnider
In una stanza d’albergo di Vienna, alle sei di un piovoso mattino dell’ottobre del 1998, Helga Schneider ricorda quella madre che nel 1941 ha abbandonato due bambini per seguire la sua vocazione e adempiere la sua missione: lavorare come guardiana nei campi – di concentramento, prima, e di sterminio, poi – del Führer. Che cosa spinge Helga, oggi, a incontrare questa vecchia estranea che è sua madre? La curiosità? La speranza che si sia pentita? O qualcosa di più oscuro e inquietante?
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