Piazza Verdi, i comitati: «Decibel giù o si va al Tar»
BOLOGNA - Dopo la «trattativa» durata più di tre ore l’altra sera, ieri i residenti della zona universitaria hanno rilanciato. E hanno scritto una lunga lettera al sindaco, dove hanno preso sì atto delle scuse (strappate dopo due ore di braccio di ferro) ricevute dall’assessore alla Cultura Alberto Ronchi, ma dove hanno ribadito punto per punto le loro richieste. A cui ieri se ne è aggiunta una nuova su un evento che, visto il clima già teso, potrebbe far scoppiare un’altra «guerra» sabato.
«Senza dire nulla e senza averlo inserito nel cartellone estivo — dice Giuseppe Sisti dell’associazione Via Petroni e dintorni — per sabato è prevista una maratona di gruppi musicali rock proprio in piazza Verdi a partire dalle 17 del pomeriggio: anche per questo evento legato al festival di Repubblica verranno applicate le deroghe sui decibel previste dalla delibera di giunta che ha alzato a 75 i decibel consentiti?». Va all’attacco dell’evento previsto per sabato anche Otello Ciavatti del comitato Piazza Verdi: «Questa maratona rock ce la siamo trovata tra capo e collo: qualcuno in Comune avrà pur dato il permesso a un’iniziativa di questo genere, no?». Quindi Ciavatti si rammarica per la rassegna di musica classica della chiesa di San Giacomo in via Zamboni.
«Quello è un festival molto bello, come si fa ad accavallare un concerto di musica classica con dei concerti che superano i 75 decibel? Siamo proprio alla sciatteria nella programmazione». Insomma, i residenti d’ora in avanti vogliono avere voce in capitolo attiva nella programmazione degli eventi estivi. Bisognerà vedere se, e come, a Palazzo d’Accursio (e soprattutto in giunta) si riuscirà a gestire la situazione. Fatto sta che nella lettera al primo cittadino di ieri le tre associazioni coinvolte nella «battaglia» (Via Petroni e dintorni, Scipio Slataper, Piazza Verdi) hanno ribadito a chiare lettere l’intenzione di procedere con il ricorso al Tar. Senza nessuna spaccatura, per ora, assicura Otello Ciavatti. «È indispensabile — hanno scritto tutti insieme — che sia emanato un provvedimento teso a far rientrare le deroghe ai valori acustici e al numero degli eventi a cui tali deroghe possono essere applicate, ripristinando i limiti previsti dalle leggi vigenti in materia, per evitare che si proceda con il ricorso al Tar».
Chiaro che ci vorrà qualche giorno per vedere gli effetti della nuova ordinanza del sindaco su piazza Verdi. Ma va da sè che i 75 decibel si abbasseranno solo se non ci saranno i concerti, quindi i residenti stanno premendo perché la rassegna salti o almeno venga ridiscussa dal sindaco e dall’assessore Ronchi anche con loro. Quanto all’ordinanza sugli orari annunciata l’altro giorno da Merola, le tre associazioni di residenti chiedono che l’ordinanza «non sia limitata ad una parte sola di via Petroni, ma riguardi l’intera zona che gravita su piazza Verdi e anticipi nei contenuti quella che potrà essere un’ordinanza che riguardi tutto il centro storico». Insomma, le associazioni di piazza Verdi «contrattano» anche per i loro «colleghi» di altre aree calde della città. Presidio dei vigili urbani compreso: «Ci auguriamo — scrivono — che gli impegni presi portino a un effettivo controllo dinamico di tutto il centro che garantisca il pieno rispetto della legalità». Dopo la «trattativa» durata più di tre ore l’altra sera, ieri i residenti della zona universitaria hanno rilanciato.
E hanno scritto una lunga lettera al sindaco, dove hanno preso sì atto delle scuse (strappate dopo due ore di braccio di ferro) ricevute dall’assessore alla Cultura Alberto Ronchi, ma dove hanno ribadito punto per punto le loro richieste. A cui ieri se ne è aggiunta una nuova su un evento che, visto il clima già teso, potrebbe far scoppiare un’altra «guerra» sabato. «Senza dire nulla e senza averlo inserito nel cartellone estivo — dice Giuseppe Sisti dell’associazione Via Petroni e dintorni — per sabato è prevista una maratona di gruppi musicali rock proprio in piazza Verdi a partire dalle 17 del pomeriggio: anche per questo evento legato al festival di Repubblica verranno applicate le deroghe sui decibel previste dalla delibera di giunta che ha alzato a 75 i decibel consentiti?».
Va all’attacco dell’evento previsto per sabato anche Otello Ciavatti del comitato Piazza Verdi: «Questa maratona rock ce la siamo trovata tra capo e collo: qualcuno in Comune avrà pur dato il permesso a un’iniziativa di questo genere, no?». Quindi Ciavatti si rammarica per la rassegna di musica classica della chiesa di San Giacomo in via Zamboni. «Quello è un festival molto bello, come si fa ad accavallare un concerto di musica classica con dei concerti che superano i 75 decibel? Siamo proprio alla sciatteria nella programmazione». Insomma, i residenti d’ora in avanti vogliono avere voce in capitolo attiva nella programmazione degli eventi estivi. Bisognerà vedere se, e come, a Palazzo d’Accursio (e soprattutto in giunta) si riuscirà a gestire la situazione. Fatto sta che nella lettera al primo cittadino di ieri le tre associazioni coinvolte nella «battaglia» (Via Petroni e dintorni, Scipio Slataper, Piazza Verdi) hanno ribadito a chiare lettere l’intenzione di procedere con il ricorso al Tar. Senza nessuna spaccatura, per ora, assicura Otello Ciavatti.
«È indispensabile — hanno scritto tutti insieme — che sia emanato un provvedimento teso a far rientrare le deroghe ai valori acustici e al numero degli eventi a cui tali deroghe possono essere applicate, ripristinando i limiti previsti dalle leggi vigenti in materia, per evitare che si proceda con il ricorso al Tar». Chiaro che ci vorrà qualche giorno per vedere gli effetti della nuova ordinanza del sindaco su piazza Verdi. Ma va da sè che i 75 decibel si abbasseranno solo se non ci saranno i concerti, quindi i residenti stanno premendo perché la rassegna salti o almeno venga ridiscussa dal sindaco e dall’assessore Ronchi anche con loro. Quanto all’ordinanza sugli orari annunciata l’altro giorno da Merola, le tre associazioni di residenti chiedono che l’ordinanza «non sia limitata ad una parte sola di via Petroni, ma riguardi l’intera zona che gravita su piazza Verdi e anticipi nei contenuti quella che potrà essere un’ordinanza che riguardi tutto il centro storico».
Insomma, le associazioni di piazza Verdi «contrattano» anche per i loro «colleghi» di altre aree calde della città. Presidio dei vigili urbani compreso: «Ci auguriamo — scrivono — che gli impegni presi portino a un effettivo controllo dinamico di tutto il centro che garantisca il pieno rispetto della legalità».
Daniela Corneo14 giugno 2012© RIPRODUZIONE RISERVATA
Commenti
Posta un commento