di John E. Mack, M.D.
Molto prima che le superpotenze nucleari iniziassero ad estendere la loro competizione nello spazio, Bertrand Russell (1959) scrisse, “Quando leggo di piani per contaminare i cieli per i litigi degli agglomerati animati che portano disgrazia ad un certo pianeta, non posso fare altro che sentire che gli uomini artefici di questi piani sono colpevoli di una sorta di empietà” (p.19). Le parole di Russell ci dirigono ad una dinamica centrale, l’arroganza del potere delle nazioni spiritualmente alla deriva, terrorizzate dall’energia distruttiva che i loro scienziati hanno liberato dalle particelle di materia. L’auto-glorificazione delle nazioni è alle radici della guerra, la convinzione che “sia giusto perseguire gli interessi della propria nazione, anche se possono essere in conflitto con quelle degli altri” (Russell, p.78). La proclamazione di superiorità e di speciali diritti, interessi e virtù è tollerata, persino applaudita, quando avanzata da leaders e cittadini di collettività nazionali, mentre tali comportamenti o attitudini sarebbero ritenute inaccettabili se espresse da individui.
via Cult of Soup http://provetecnichevarie.wordpress.com/2013/04/22/epilogo-laggressione-e-le-sue-alternative-nel-condurre-le-relazioni-internazionali/
Commenti
Posta un commento