Si tratta di un'iniziativa legislativa a firma del capogruppo di Sel, Michele Losappio, con la quale la Puglia si allinea ad altre Regioni italiane e soprattutto al percorso nazionale sancito da una legge del governo Monti (n.38 del 2010) che ha inserito l'uso di alcuni derivati naturali o di sintesi dei cannabinoidi nella "terapia del dolore" sui pazienti affetti da patologia cronica o da malattia terminale, come cura palliativa del dolore e di altre forme di disabilità fisica e mentale.
Composta da 7 articoli, la legge andrà ora al giudizio dell'Aula e mira a disciplinare l'uso dei farmaci cannabinoidi a partire dal piano terapeutico predisposto dal medico specialista del SSR. Trattamento che sarà possibile effettuare sia negli ospedali pubblici o privati accreditati (compreso day Hospital e ambulatori) sia a casa, con l'aiuto di operatori sanitari qualificati.
L'iniziativa di Sel si collega alla sperimentazione avviata dalla Giunta regionale con la delibera n. 398 del 9 febbraio 2010 in sintonia con quanto deliberato da altre Regioni come Lombardia, Toscana, Veneto, Liguria, Piemonte, Emilia e Romagna, Lazio, Abruzzo.
Nel febbraio del 2010 la giunta regionale pugliese intervenne con una delibera nel percorso definito dal ministero della Salute, consentendo la pratica sperimentale nel presidio ospedaliero di Casarano, in provincia di Lecce, "con ampi risultati e riconoscimenti al punto da diventare un polo di attrazione nazionale", afferma Losappio.
Losappio ha inoltre raccolto in commissione le cinque firme necessarie per consentire alla proposta di legge una corsia privilegiata di accesso alla discussione in aula.
RETE ASSISTENZIALE. Ben accolta la proposta di legge di SEL da parte del Gruppo PDL-FI, ma un problema c'è ancora da risolvere. "Si parta pure con la proposta di legge di SEL – chiarisce il presidente del Gruppo consiliare del PdL-FI, Ignazio Zullo – ma il punto di arrivo deve essere la promozione, lo sviluppo e il coordinamento degli interventi regionali nell'ambito della rete di cure palliative e della rete di terapia del dolore in modo tale da garantire l'assistenza palliativa e la terapia del dolore in modo integrato, globale ed omogeneo e a pari livelli di qualità in tutto il territorio regionale".
Zullo lamenta la mancanza di adeguate strutture residenziali di cure palliative (hospice), insufficienti in Puglia rispetto al fabbisogno.
"Per il Gruppo PDL-FI – conclude il presidente Zullo – è quindi di primaria importanza la creazione di una reale rete assistenziale nella patologia neoplastica nella quale i singoli nodi (hospice, assistenza domiciliare, ospedale) siano adeguatamente sviluppati e soprattutto possano colloquiare tra loro grazie ad una regia centralizzata a livello regionale perché il dolore è tra tutti i sintomi quello che più mina l'integrità fisica e psichica del paziente e maggiormente angoscia e preoccupa i familiari, con un notevole impatto sulla qualità della vita e rappresenta uno dei principali problemi sanitari in quanto interessa tutte le età, incide sulla qualità della vita delle persone e, in particolare nella forma cronica, si stima che abbia un'incidenza nella popolazione di circa il 25-30%".
Germana Carillo
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