Nel loro studio, pubblicato sulla rivista Plos One, i ricercatori sostengono che si sia separata dalle altre sudamericane due milioni di anni fa. Si stima che ci siano circa 1.000 individui, che vivono in questo affluente del Rio delle Amazzoni, lungo oltre 2600 chilometri.
"E 'molto simile alle altre - spiega l'autore, il dottor Tomas Hrbek, della Federal University of Amazonas -. E' stato qualcosa di molto inaspettato, si trova in una zona dove la gente lo vede sempre, è un grande mammifero, il fatto è che nessuno deve aver osservato bene. È molto emozionante".
Gli scienziati dicono che ci sono alcune differenze nel numero dei denti e sospettano che la specie del fiume Araguaia sia più piccola, ma la maggior parte degli indizi sono stati trovati nei geni. Analizzando campioni di Dna da decine di delfini in entrambi i fiumi, il team ha concluso che la creatura che popola il fiume Araguaia è davvero una nuova specie. Non c'è condivisione di lignaggio. Lo dice il Dna mitocondriale.
I delfini di fiume sono tra le creature più rare del mondo. Ma anche tra quelle più a rischio di estinzione, colpite da perdita di habitat, incidenti con imbarcazioni e caccia indiscriminata. Secondo lo IUCN, ci sono solo quattro specie conosciute e tre di loro sono sulla lista rossa perché criticamente in pericolo. Anche la nuova specie, a causa delle minacce che deve affrontare, dovrebbe essere classificata come vulnerabile nella Lista Rossa, dicono gli autori.
Questi delfini sono solo lontani parenti dei loro cugini di mare: tendono ad avere lunghi becchi che consentono la caccia di pesci nel fango sul fondo dei fiumi. Una delle specie più conosciute, il Baiji, o delfino del fiume Yangtze, è stato creduto estinto nel 2006, per poi essere riavvistato nel 2007.
Roberta Ragni
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