È questo l'ambito traguardo da decenni perseguito dai fisici nucleari. A differenza della fissione nucleare, la reazione “classica” basata sulla scissione di un nucleo (ad esempio di uranio-235), al contrario la fusione consiste nell'avvicinare due nuclei fino a far prevalere l'interazione forte sulla repulsione elettromagnetica, unendoli tra loro e soprattutto producendo energia maggiore rispetto a quella utilizzata per avvicinarli. È sempre stata questa la difficoltà di chi da tempo si occupa della cosiddetta “fusione fredda ”. Naturalmente, tale processo è quello che alimenta il Sole e le stelle.
Ma gli scienziati americani sembrano aver superato questo limite. Durante i loro esperimenti, essi hanno utilizzando 192 laser per riscaldare il “carburante”, formato da deuterio e trizio, ottenendo infine nuclei di elio (particelle alfa) che hanno “depositato” la loro energia piuttosto che lasciarla andare via.
Tale processo è stato dimostrato attraverso una serie di esperimenti in cui la resa della fusione è stata 10 volte superiore rispetto agli esperimenti precedenti.
Perché la fusione nucleare desta tanto interesse? A differenza della più inquinante fissione, la fusione nucleare controllata potrebbe risolvere gran parte dei problemi energetici sulla Terra, perché potrebbe produrre quantità illimitate di energia senza emissioni di gas nocivi o gas serra e con la produzione di limitate quantità di scorie radioattive, se messa a confronto con la fissione.
“C'è ancora lavoro da fare e devono essere affrontati dei problemi di fisica prima di arrivare alla fine, ma il nostro team sta lavorando per affrontare tutte le sfide”, ha detto l'autore dello studio Omar Hurricane.
Francesca Mancuso
LEGGI anche:
- Fusione nucleare: Italia in prima linea con FAST di ENEA
- E-Cat: la fusione fredda di Rossi ha completato le certificazioni di sicurezza
- Fusione fredda: l'E-cat comprato da Industrial Heat LLC. Svelato il partner di Rossi?
from greenMe.it http://ift.tt/1busRWu
via IFTTT
Commenti
Posta un commento