MI sono imbattuto in questa saga (pare che uscirà anche il quarto capitolo)
in cui una difficile storia personale, iniziata dal primo capitolo ben
calibrata,(senza sensazionalismi o ricorso a sesso e violenza) fa da sfondo
nel volume due a un’India ambivalente tra miseria e arretratezza, vissuta
nel quotidiano di questo viaggio in una descrizione d’una serie di piatti
tipici locali, monumenti, storia dell’India e un’inaspettata scoperta
dell’io interiore, all’interno di templi e fra santoni. Qui non c’e’ magia
spicciola ma la ricerca di una dimensione personale, utile per ognuno di
noi. A questo punto mi chiedo: ma questa saga è solo una bella avventura o
è una continua introspezione in noi stessi? Merita comprare i tre libri, vi
terranno incollati alla storia come hanno fatto con me. Difetti? Ci sono
alcuni spunti che altri scrittori forse avrebbero ampliato e reso ancor più
interessante ma, già con questo buon risultato, vale la pena di leggere
l’intera saga.
Mauro
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