Ci ha lasciati Gabriel Garcia Marquez, scrittore e giornalista colombiano le cui storie d'amore e di desiderio seducente hanno portato l'America Latina nel cuore e nella vita di milioni di lettori, mettendo il realismo magico sulla mappa della letteratura.
L'autore di Cent'anni di solitudine, Cronaca di una morte annunciata e L'amore al tempo del colera si è spento Giovedì, a 87 anni, nella sua casa di Città del Messico. Era tornato lì dall'ospedale la scorsa settimana, dopo un attacco di polmonite. Insignito del Premio Nobel nel 1982, García Márquez è stato uno scrittore prolifico che ha iniziato la carriera come giornalista e ha trascorso tutta la sua vita tra letteratura e impegno politico.
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Tra le altre cose, si è fatto portavoce, con la sua professione e con il suo impegno, di lotte per la libertà e la giustizia. Ha contestato duramente la pena di morte e sostenuto con forza il disarmo, oltre ad aver denunciato la repressione contro la droga degli Usa. Questo e molto altro era Marquez, conosciuto affettuosamente da amici e fan come "Gabo", che è stato il più conosciuto e amato autore del Sud America. Tanto che, nel marzo del 2007, il suo "Cent'anni di solitudine" è stato votato, durante il IV Congresso internazionale della Lingua Spagnola di Cartagena, come seconda opera in lingua spagnola più importante mai scritta. La prima è Don Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantes.
L'opera racconta la storia di sette generazioni colombiana dei Buendía nel villaggio immaginario di Macondo, che in realtà era la sua languida città natale città, Aracataca, vicino alla costa caraibica della Colombia. Qui Garcia Marquez è nato il 6 marzo 1927 ed è cresciuto insieme ai nonni materni. Nel romanzo, si uniscono eventi miracolosi e soprannaturali con dettagli della vita quotidiana e realtà politiche dell'America Latina. I personaggi sono visitati da fantasmi. Tutto è avvolto da una strana insonnia. Un bambino nasce con la coda di un maiale e un sacerdote levita sopra la terra.
A volte comico e osceno, in altri tratti tragico, questo romanzo ha venduto oltre 30 milioni di copie ed è stato pubblicato in decine di lingue, contribuendo ad alimentare il boom della narrativa latinoamericana. Garcia Marquez, un uomo tarchiato con un sorriso magnetico, folti baffi e capelli ricci, ha raccontato di aver trovato ispirazione attingendo a ricordi d'infanzia e dai racconti di sua nonna, intrisi di folklore e superstizione.
Quando lavorava, si svegliava prima dell'alba ogni giorno, leggeva un libro, sfogliava i giornali e poi scriveva per quattro ore. Sua moglie gli metteva una rosa gialla sulla scrivania. Nella sua ultima apparizione in pubblico, per il suo 87imo compleanno, è uscito di casa per sorridere e un'onda sostenitori, proprio con una rosa gialla nel risvolto del suo vestito grigio.
Il Presidente della Colombia Juan Manuel Santos, uno dei tanti personaggi pubblici a rendergli omaggio, lo saluta così con un Tweet: "mille anni di solitudine e tristezza per la morte del più grande dei colombiani di tutti i tempi. Solidarietà e condoglianze a Gabo e alla famiglia":
Mil años de soledad y tristeza por la muerte del más grande colombiano de todos los tiempos! Solidaridad y condolencias a la Gaba y familia
— Juan Manuel Santos (@JuanManSantos) 17 Aprile 2014
Il miglior tributo per ricordarlo è continuare a farci traghettare in questi luoghi particolari, dove il miracoloso e il reale convergono. L’invito è quello di abbandonarsi a questo stravagante volo della fantasia. Arrivederci a Macondo, Gabo!
Roberta Ragni
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