Il paracetamolo viene spesso usato come antidolorifico. Un nuovo studio scientifico mostra però come questo principio attivo sia inefficace contro il mal di schiena . I risultati contraddicono quindi le raccomandazioni dei medici in questo senso e anche i consigli di utilizzo che si trovano sui foglietti illustrativi dei prodotti a base di paracetamolo.
Lo studio, pubblicato su The Lancet, è stato effettuato su un campione di 1.643 persone affette da lombalgia acuta. Ad occuparsi di loro sono stati i ricercatori dall’Università di Sydney che hanno voluto fare un’indagine su larga scala confrontando gli effetti del paracetamolo e di un placebo sul mal di schiena.
I volontari sono stati divisi in 3 gruppi: ogni volta che sentiva dolore il primo gruppo prendeva un placebo, il secondo del paracetamolo mentre al terzo gruppo veniva somministrato paracetamolo per 3 volte al giorno (quindi complessivamente ne assumeva di più). Si riteneva infatti che questo principio attivo potesse non fare effetto in quanto non veniva dato in dosi adeguate.
I ricercatori si aspettavano quindi di notare un miglioramento nel terzo gruppo che invece non c’è stato: “Siamo rimasti sorpresi nel vedere che non importa quanto hai preso il paracetamolo, non faceva nessuna differenza” hanno dichiarato.
Gli scienziati sono dunque convinti che, nonostante sia uno dei rimedi più spesso raccomandati, il paracetamolo non aiuta a recuperare più rapidamente, a ridurre i livelli di dolore o migliorare il loro sonno e la qualità della vita di chi soffre di mal di schiena. Potrebbe essere più utile invece consigliare ai pazienti di riposare di più, migliorare la propria postura e fornire altri tipi di rassicurazioni sulla situazione.
Francesca Biagioli
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