Lavorare troppo, chi l’ha sperimentato lo sa, può avere ripercussioni non solo sul sistema nervoso ma anche sulla salute in generale. Un nuovo studio collega ora addirittura un lavoro eccessivo con un rischio maggiore di sviluppare il diabete di tipo 2.
Secondo la ricerca, condotta da un team dell’University College di Londra e pubblicata sul The Lancet Diabetes and Endocrinology, assumersi un carico eccessivo di lavoro nel corso della settimana comporta seri rischi. In particolare il pericolo subentra nel caso si lavori invece delle normali 30-40 ore, 55 ore o più.
Lo studio si è basato sull’analisi di numerosi studi precedenti (pubblicati fino ad aprile 2014) che avevano come finalità quella di valutare gli effetti di una vita lavorativa troppo pesante sulla comparsa del diabete 2. Il team di ricercatori, guidati dal dottor Mika Kivimaki, ha potuto così notare che le persone che ogni settimana lavoravano oltre 55 ore avevano un rischio maggiore di sviluppare il diabete di circa il 30%. I risultati hanno tenuto conto anche degli stili di vita del campione analizzato: se le persone fumavano, facevano attività fisica, erano obese, ecc. e delle caratteristiche principali come età e sesso.
Si è visto poi che il rischio era particolarmente elevato se, a lavorare troppo, erano persone con basso reddito, probabilmente quelli che facevano anche i lavori più pesanti o stressanti e che non potevano delegare ad altri, almeno in parte, incombenze lavorative o famigliari.
Se possibile quindi, non solo per scongiurare il rischio diabete, ma anche per dedicarci a sport, hobby, altre attività creative, defaticanti o al semplice riposo, cerchiamo di lavorare entro le capacità del nostro fisico, senza esagerare. Non ne guadagnerà il nostro portafogli ma probabilmente la nostra salute!
Francesca Biagioli
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