Autismo e vaccini, esiste una correlazione? Il Ministero della Salute dovrà versare per tutta la vita un assegno bimestrale a un bambino affetto da autismo. Nel 2006 aveva ricevuto un iniezione con il vaccino esavalente Infanrix Hexa Sk.
Lo ha stabilito una sentenza del Tribunale del Lavoro di Milano, secondo cui sarebbe stata acclarata la sussistenza del nesso causale tra la vaccinazione e la malattia. Nel 2011 la famiglia del bambino aveva presentato una richiesta di indennizzo al Ministero della Salute, che era stata respinta.
In seguito ha dunque deciso di rivolgersi al giudice. La sentenza emessa dal Tribunale del Lavoro di Milano sta già facendo discutere. Resta da comprendere se il Ministero della Salute potrà ancora presentare ricorso, dato che i termini sarebbero scaduti.
Alberto Tornatore, medico del Tribunale, ha dichiarato che è probabile che il disturbo artistico del piccolo sia stato concausato "sulla base del polimorfismo che lo ha reso suscettibile alla tossicità di uno o più ingredienti (o inquinanti), dal vaccino Infrarix Hexa Sk".
Questo vaccino esavalente viene somministrato in tre iniezioni nel primo anno di vita con l'intento di proteggere da poliomielite, difterite, tetano, epatite B e infezioni da Haemophilus influenzale di tipo B. La diagnosi di autismo per il bambino è arrivata nel 2010.
L'avvocato del bambino, Alessandra Genovesi, ha reso noto che dallo scorso 23 settembre, data della sentenza, sono passati i 60 giorni entro cui il Ministero della Salute avrebbe potuto presentare ricorso in appello e non risulta che fino a questo momento lo abbia fatto.
La famiglia del bambino si augura che in futuro si possano introdurre più cautele nelle vaccinazioni. L'assegno sarà bimestrale e verrà calcolato a partire da un valore base di 1683 euro, più un indennizzo una tantum.
La relazione del medico legale fa riferimento agli effetti collaterali del vaccino Infanrix Hexa Sk emersi nel corso della sperimentazione clinica pre-autorizzazione e successivamente, tra ottobre 2009 e ottobre 2011. Ci sarebbero cinque casi di autismo segnalati durante la sperimentazione del vaccino ma omessi dall'elenco degli effetti avversi sottoposto alle autorità sanitarie per l'autorizzazione al commercio.
Si tratta di un fatto molto grave in base a cui il vaccino in questione sarebbe stato messo in vendita senza indicare l'autismo tra i possibili effetti collaterali della sua somministrazione ai bambini. Secondo la sentenza, in questo vaccino vi sarebbe una specifica idoneità lesiva per il disturbo artistico.
Secondo le autorità sanitarie, il diffuso allarmismo relativo ai vaccini sarebbe ingiustificato e avrebbe provocato nell'ultimo triennio un crollo dei bambini vaccinati. Davvero i genitori possono affidarsi alle vaccinazioni ad occhi chiusi? Se l'autismo, come possibile effetto collaterale del vaccino in questione, è stato davvero escluso dall'elenco degli effetti avversi da sottoporre alle autorità sanitarie, sembra che ben altri interessi prevalgano sulla vera tutela della salute dei bambini.
Marta Albè
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