I laghi italiani sono più inquinati di quanto pensassimo. Dopo un mese e mezzo si è concluso il viaggio della Goletta dei Laghi, la campagna di Legambiente per la tutela dei laghi italiani che quest'anno era partita il 12 giugno. La Goletta dei Laghi 2015 ha attraversato 9 regioni è si è occupata di campionare 102 punti dei bacini lacustri italiani.
Purtroppo le notizie non sono incoraggianti, dato che il 50% dei campioni analizzati grazie all'iniziativa di Legambiente sono risultati fuori norma per quanto riguarda i valori batteriologici. Questo il bilancio della decima edizione della Goletta dei Laghi che con i propri campionamenti ha voluto rendere nota la situazione dei bacini lacustri italiani.
I nostri laghi sono una fonte di biodiversità e di sviluppo sostenibile che purtroppo non è immune all'inquinamento. Alcuni giorni fa Legambiente aveva già comunicato dei dati preliminari relativi alla costa piemontese del lago Maggiore che avevano sottolineato alti e bassi tra acque pulite e punti interessati dalla presenza di sostanze inquinanti.
Le acque dei nostri laghi sono minacciate da diverse attività, a partire dalla cementificazione che comprende strutture turistiche ad alto impatto ambientale fino agli scarichi non depurati e alla presenza nelle vicinanze dei laghi di realtà che non sono per nulla attente all'ambiente e che non si impegnano per non inquinare.
In particolare Legambiente oggi denuncia le carenze nel settore depurativo italiano e la presenza di scarichi abusivi e non trattati, come ha dimostrato il monitoraggio scientifico del laboratorio mobile di Legambiente, con la metà dei campioni rilevati risultata inquinata.
Oltre all'inquinamento, ecco la minaccia della cementificazione imperante, che riguarda soprattutto il lago di Como e il lago di Garda, dove secondo Legambiente si continua a costruire in nome di un falso progresso. Purtroppo non tutte le regioni italiane sono pronte ad applicare le norme per la tutela delle acque interne.
La Sicilia non lo fa da 15 anni e per questo ha ricevuto la Bandiera Nera dall'equipaggio del Cigno Azzurro. La Lombardia è invece una delle regioni più colpite dall'inquinamento dei laghi a partire dal Ceresio o lago di Lugano, che è interessato da scarichi non correttamente depurati e forse anche abusivi.
La Goletta dei Laghi 2015 ha seguito l'itinerario di questa mappa.
Ecco la tabella dei punti dei laghi italiani campionati da Legambiente.
REGIONE |
LAGO |
PUNTI CAMPIONATI |
PUNTI CRITICI |
FORTEMENTE INQUINATI |
INQUINATI |
Lazio |
Bolsena |
8 |
6 |
5 |
1 |
Lazio |
Albano |
3 |
// |
// |
// |
Lazio |
Bracciano |
5 |
4 |
3 |
1 |
Lombardia |
Iseo |
8 |
4 |
4 |
// |
Lombardia |
Maggiore |
9 |
4 |
4 |
// |
Lombardia |
Ceresio |
6 |
5 |
3 |
2 |
Lombardia |
Varese |
3 |
// |
// |
// |
Lombardia |
Garda |
10 |
5 |
5 |
// |
Lombardia |
Lario |
19 |
10 |
8 |
2 |
Piemonte |
Verbano |
10 |
6 |
6 |
// |
Veneto |
Garda |
7 |
4 |
2 |
2 |
Umbria |
Trasimeno |
8 |
1 |
1 |
// |
Umbria |
Piediluco |
4 |
1 |
// |
1 |
Trentino Alto Adige |
Garda |
2 |
// |
// |
// |
TOTALE |
102 |
50 |
41 |
9 |
Non tutti i laghi Italiani, però, sono malati. Il lago Trasimeno, in Umbria, ad esempio gode di buona salute ed è protagonista del turismo sostenibile di questa regione. L'Italia però ora si dovrà impegnare molto di più per rispettare le scadenze delle direttive europee sulle acque interne.
Alcune regioni vorrebbero posticipare la scadenza al 2021 o addirittura al 2027. Si tratterebbe di un pretesto per rimandare gli impegni antinquinamento a data da destinarsi. Quindi, quando l'Italia penserà a salvare davvero il patrimonio naturalistico rappresentato dai suoi laghi?
Marta Albè
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