La diatriba sulla carne rossa non accenna ad arrestarsi. Dopo che l’OMS ha inserito questo tipo di carne nel gruppo degli alimenti “probabilmente cancerogeni” e quella lavorata (tipo insaccati) nel gruppo dei sicuramente cancerogeni, sono spuntati in ogni dove strenui difensori della bistecca che sembra essere per i più davvero irrinunciabile.
Si è parlato inizialmente di probabile cancerogenicità mentre ora i toni sono diventati molto più pacati nei confronti della carne rossa: “si può mangiare, l’importante è usare la moderazione”, “ogni tanto non fa male”, ecc. ecc.
Adesso anche il Comitato nazionale per la sicurezza alimentare (CNSA) ha voluto dare un parziale benestare al consumo di carne rossa sostenendo che l’importante è scegliere una cottura adeguata evitando ad esempio la grigliata e la frittura. Ad essere pericoloso per la salute umana, dunque, sarebbe non tanto la carne in sé quanto piuttosto il modo in cui viene cucinata. Niente di nuovo quindi rispetto a quanto già sapeva l'opinione pubblica prima del comunicato shock dell’OMS.
A volere il parere del CNSA è stato il ministro Beatrice Lorenzin in persona che, dopo l’allarme lanciato nei mesi scorsi, aveva chiesto delucidazioni ai propri esperti. Il risultato di un’analisi durata 3 mesi recita così:
"l'insorgenza dei tumori è un evento derivante da più fattori di natura individuale, comportamentale e ambientale, tra i quali vanno considerate anche le abitudini alimentari (…) l'effetto cancerogeno delle carni è condizionato da abitudini di cottura e traformazione”.
Si tratta di un primo step, gli esperti si dovranno infatti esprimere definitivamente nei riguardi della carne rossa nei prossimi mesi. Nonostante questa prima sorta di “assoluzione”, gli studiosi consigliano comunque di limitare il consumo di questo tipo di carne e più in generale delle proteine animali e dei grassi, prediligendo invece ogni giorno cibi freschi e naturali tenendo sempre come ispirazione la dieta mediterranea.
Riguardo alla dieta mediterranea (quella vera) c'è però spesso molta confusione. Vi invitiamo a fare chiarezza leggendo QUI.
Francesca Biagioli
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