La moria delle api sta mettendo a rischio la produzione agricola e il nostro cibo. L’impollinazione è infatti responsabile del 5-8% della produzione agricola globale. L’allarme giunge dall’ONU in occasione di un incontro internazionale dell'IPBES sulla biodiversità che si è appena svolto in Malesia.
Non soltanto le api, ma anche le farfalle e altre specie importanti per l’impollinazione sono in declino. Un fenomeno che minaccia la produzione alimentare mondiale. Il problema al momento riguarda soprattutto l’Europa e il Nord America ma è stato identificato anche in altre parti del mondo.
Tra le cause gli esperti indicano i cambiamenti climatici, i pesticidi, l’inquinamento, la perdita degli habitat naturali e la diffusione di agenti patogeni. L’IPBES ha sottolineato l’importanza di proteggere gli insetti impollinatori per assicurarci una produzione stabile di frutta e verdura nei prossimi decenni.
Più di tre quarti delle principali coltivazioni alimentari globali dipendono in gran parte dall’impollinazione naturale. Tali valutazioni sono il frutto del lavoro di 80 scienziati che dal 22 al 28 febbraio 2016 si sono riuniti a Kuala Lumpur per riassumere i risultati di quattro anni di ricerca.
In Europa il 9% delle specie di api e farfalle sono a rischio di estinzione. Il declino delle api ha raggiunto il 37% delle specie mentre si parla del 31% per le farfalle. Anche i pipistrelli e altri animali che si occupano dell’impollinazione si trovano in pericolo in tutto il mondo.
Gli esperti ricordano che la produzione di quasi tutta la frutta che mangiamo e di molte verdure dipende dall’impollinazione. Ecco dunque perché è sempre più importante difendere le api, le farfalle e altri insetti impollinatori.
La moria degli insetti impollinatori secondo i ricercatori può portare a rese dei raccolti più basse, ad un aumento dei prezzi per i consumatori e ad una riduzione dei profitti agricoli. Ecco allora che si tratta di una questione sociale ed economica, oltre che ambientale. I Governi più coinvolti dovrebbero dunque intervenire per migliorare la situazione, magari a partire dalla messa al bando dei neonicotinoidi, i pesticidi killer delle api.
Marta Albè
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