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Con la “Z Machine” a un passo dal buco nero.
Riproducendo per la prima volta qui sulla Terra le condizioni fisiche presenti nei dischi di accrescimento, un team di fisici dei Sandia Labs ha dimostrato sperimentalmente che i modelli attuali sui processi di alimentazione dei buchi neri vanno rivisti. Con un commento di Luigi Piro del progetto Ahead. Ricreare in laboratorio veri e propri buchi neri
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