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Il nucleo freddo del sole

nucleo freddoQuesto è qualcosa che non avrei mai immaginato prima. Dopo questa indagine, sono rimasto davvero sorpreso. Riguardo alla traiettoria e alle dimensioni del sole, ho già discusso. Voglio fare delle considerazioni su quello che incredibilmente si rivelerà essere il nucleo freddo del sole.

Voglio ora analizzare le reazioni termoelettriche che si verificano all’interno del nucleo del sole. La scienza accademica ipotizza che all’interno del sole si possa misurare una temperatura di circa 15 milioni di gradi, mentre in superficie si misurano di 5700 ° K. La stessa scienza accademica postula che il sole si trova a 150 milioni di chilometri di distanza dalla Terra e noi abbiamo già provato in modo chiaro che il sole è a circa 5000 km di altezza, quindi decisamente più vicino. Penso quindi sia doveroso andare a fare alcune considerazioni anche sulla temperatura del sole.

Non ci sono dubbi: il calore interno del sole è stato sopravvalutato. La scienza ha determinato la temperatura superficiale con l’aiuto della spettroscopia, ottenendo una misurazione approssimativa. Ma, per quanto riguarda le temperature del nucleo, è possibile ottenere solo ipotesi teoriche. Ormai sappiamo quanto siano dubbiose questo tipo di ipotesi. La scienza afferma che nel nucleo del sole si verifichi una reazione di fusione nucleare calda, simile a quella che si verifica all’interno delle stelle.

Gli scienziati main-stream suppongono che nel sole avvengano reazioni di fusione come quelle che si verificano all’interno del Fat-Man, la Bomba H. Per molti anni gli scienziati hanno cercato di realizzare un reattore nucleare di fusione, al fine di beneficiare, a scopi pacifici, dei vantaggi della fusione nucleare. Ma, fino ad ora, farlo non è stato possibile. Ciò è dovuto a una serie di problemi tecnici che sono enormi. Le temperature di fusione necessarie sono molto elevate, vicino a 100 milioni di gradi. Quando capiamo che l’acciaio fonde a temperature prossime ai 1500 ° C, puoi capire che tipo di sfida possa essere. Ottenere una cisterna in grado di contenere le temperature derivanti dalle reazioni nucleari è una vera sfida.

Nella reazione, i nuclei di elementi leggeri come l’idrogeno si fondono per mezzo di temperature molto elevate. Di conseguenza, dalla fusione, possono originare elementi più pesanti come l’elio. Gli elementi risultanti, tuttavia, hanno una massa inferiore alla somma delle masse del nucleo di idrogeno coinvolto. La differenza di peso si trasforma in energia.

Esistono tre isotopi di idrogeno che sono l’idrogeno normale, il deuterio e il trizio. Tutti i nuclei dei tre elementi contengono un protone. Il deuterio contiene anche un neutrone, mentre il trizio contiene due neutroni. Tutti e tre gli elementi hanno un elettrone necessario per la compensazione della carica protonica.

Quando un atomo di trizio reagisce con un atomo di deuterio, si può assistere alla formazione di elio con il rilascio di energia. I due nuclei reagiscono solo se riescono ad essere molto vicini. In questi casi, le forze nucleari sono più forti delle forze di repulsione elettrostatica. Per raggiungere una distanza così breve, i nuclei devono urtarsi con una velocità molto elevata. Quindi devono avere un’energia enorme, ottenuta attraverso l’applicazione di temperature e pressioni molto elevate.

Per ottenere questa reazione nel sole, la scienza afferma che ogni secondo 594 milioni di tonnellate di idrogeno vengono trasformate in 590 milioni di tonnellate di elio. Tuttavia, la scienza ufficiale ha dimostrato molte volte di avere torto. Quindi, sento che abbiamo il diritto di essere sospettosi. Intendo dire che ci sono seri dubbi sulla descrizione ufficiale del nucleo del sole e sulle reazioni che si sviluppano all’interno.

Di recente mi è capitato di imparare qualcosa in più sull’astronomo tedesco William Herschel. Visse tra il 1738 e il 1822 e nel 1781 scoprì Urano. Inoltre, ha suggerito alcune ipotesi sulle nebulose, postulando che sono all’origine della formazione delle stelle. Herscel viene considerato uno dei grandi dell’astronomia. Tuttavia, a volte viene criticato per un presunto errore. Ha postulato il fatto che il nucleo del sole è freddo e che il calore risultante è solo una reazione superficiale.

Ovviamente oggi questa è un’idea che viene totalmente trascurata per non dire irrisa. Ma dobbiamo tenere conto del fatto che il sole è molto vicino alla Terra e anche questo fatto viene trascurato. Mi sono chiesto per un lungo periodo quale potesse essere il principio fisico coinvolto che permetta di produrre un calore superficiale a partire da un nucleo freddo o comunque non così caldo.

Con un po’ di studio, l’ho trovato: l’effetto Ranque. Questo è un importante effetto fisico totalmente sottovalutato oggi. Posso spiegarlo in questo modo. Una massa di gas diventerà sempre più fredda nella zona più vicina all’asse di rotazione mentre diventerà sempre più calda nella parte esterna. Ciò accadrà indipendentemente dalle condizioni iniziali di temperatura e densità. Sarà il risultato atteso quando una causa fisica, mettendo in moto il gas, interferisce con una rotazione assiale.

nucleo freddo

Il fisico francese Georges Ranque scoprì questo principio fisico nel 1933. Questa è la procedura che seguì. Si inizia a soffiare aria radialmente in un tubo e generare un vortice. Quindi si può notare che l’aria che esce da un’estremità del tubo è più fredda o più calda dell’aria in ingresso. Ranque si rese conto che il tutto dipendeva da dove, nel vortice, viene spillata l’aria in uscita: L’aria esterna si manifesta essere più calda mentre quella interna è più fredda.

Il vortice nel tubo sembra operare una separazione dinamica tra le molecole più calde e più fredde dell’aria. Questo effetto è così efficace e macroscopico che viene spesso utilizzato nell’industria per creare sistemi di raffreddamento per macchine utensili e quadri elettriche. Tuttavia, il principio fisico alla base di questo fenomeno non è ancora del tutto compreso.

Sappiamo che la parte esterna del vortice si riscalda. Lo stesso principio fisico può applicarsi alla meteorologia. Si pensi al raffreddamento ad aria che si sviluppa al centro dei tornado. Questi si formano dove due diversi strati d’aria, uno sopra l’altro, riescono a produrre la condensazione del vapore acqueo. In questo modo creano la grandine. I meteorologi pensano che nel processo di formazione dei tifoni l’effetto Ranque abbia un ruolo molto importante.

Sappiamo dalla spettroscopia che il sole è un corpo rotante fatto di gas e plasma in superficie. Sappiamo che ruota perché c’è uno spostamento verso il rosso della luce che arriva dal bordo est del sole che  muove verso di noi. Queste sono considerazioni basate sull’effetto Doppler applicato alle radiazioni elettromagnetiche.

Confrontando questa luce con le onde che arrivano dal lato ovest, conosciamo la velocità di rotazione del sole. Da notare è il periodo sinodico di questa rotazione. Corrisponde a 27,27 giorni, che è quasi uguale al periodo siderale della luna, 27,32 giorni. La rotazione provoca per effetto Ranque il riscaldamento della superficie (ma non fino ai 5700 ° K postulati dalla scienza che vengono invece raggiunti con reazioni successive di cui parleremo in seguito), mentre il nucleo è probabilmente freddo. Abbiamo quindi una corpo celeste con una superficie esterna calda e un nucleo freddo o comunque più freddo rispetto alla superficie.

Questa differenzanucleo freddo di temperatura tra la superficie calda e il nucleo freddo provoca un altro fenomeno. Nel sole troviamo idrogeno ed elio che si spostano dal nucleo alla superficie, a temperature così diverse. Ciò genera a causa dell’effetto Seebeck un flusso di corrente elettrica.

È stato l’italiano Volta a scoprire per primo l’effetto Seebeck. Egli capì che quando due punti di materiale differente, in un circuito elettrico, si trovano a temperature diverse, inizia a fluire una corrente elettrica. Questo è il risultato della situazione generata dalla differenza di temperatura tra T1 e T2.

Allo stesso modo dunque, abbiamo un flusso di corrente elettrica che scorre tra il nucleo freddo e la superficie del sole. Questa corrente può essere l’inizio di una serie di reazioni chimiche probabilmente anche di tipo nucleare. Sto pensando a reazioni di fusione fredda ma ne parleremo nei prossimi articoli.

 


Michele Vassallo è un ingegnere meccanico. Nel 2015, quando scoprì il movimento emergente degli American Flat Earthers, si sentì stupito e affascinato. Presto si rese conto che la Terra non poteva essere un globo. Nonostante il fatto che gli argomenti venuti alla ribalta fossero e siano ancora incompleti e contengano molti errori, il concetto generale di una terra piatta sembra assolutamente degno di indagine.

Tra le sue migliori scoperte c’è la reintroduzione dell’etere nella fisica della terra piatta e una nuova visione della natura della luce.

E’ coautore del libro “The real measures of the (flat) Earth” edito da Aracne editore e del blog “rifugiatidipella.com“. Dal 2019 produce materiale video inerente la Terra piatta sul suo canale Youtube “earthmeasured”.

...continua sulla fonte https://ift.tt/2KFofkZ che ringraziamo.

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