Dal libro "La ricerca amorevole del servitore perduto"
di Srila Bhakti Rakshaka Sridhara Deva Goswami.
Nel Brhad-Bhagavatàmrta c'è scritto che una volta, mentre Krishna e le mucche tornavano dalla foresta di Vrindavana al calar del giorno, un ragazzo che aveva appena raggiunto l'emancipazione spirituale, stava entrando a Vrindavana come pastorello (sàkhya-rasa).
Vedendo quel Suo servitore che si era perduto da lungo tempo, Krishna lo abbracciò ed entrambi persero i sensi per l'estasi. Tutti gli altri pastorelli amici di Krishna erano meravigliati: "Che significa tutto ciò? Com'è possibile che Krishna abbia perso i sensi nell'abbracciare questo nuovo venuto?". Allora, mentre tutti loro erano intenti a osservare la scena stupefatti, arrivò Balarama che in un modo o nell'altro si diede da fare per destare Krishna.
Krishna allora si rivolse al Suo amico con grande affetto:
"Perchè sei stato lontano? Perchè hai vissuto così a lungo lontano da casa? Come hai potuto?
Com'è stato possibile che tu abbia tollerato di essere separato da Me?
Te ne sei andato e hai trascorso vite e vite senza di Me.
Io so a quante traversie sei andato incontro per ritornare da Me.
Mi hai cercato ovunque e hai mendicato di casa in casa. Sei stato umiliato da molti e molti ti hanno messo in ridicolo. Hai versato lacrime per Me. So tutto questo perchè ero con te. Adesso dopo grandi difficoltà, sei tornato a Me".
In questo modo Krishna si rivolse a quel Suo servitore smarritosi tanto tempo prima, dandogli così il benvenuto. Quando tornò a casa lo fece sedere accanto a Sè per prendere prasadam insieme. E' in questo modo che un nuovo arrivato viene accolto con grande serietà da Krishna stesso.
Così la ricerca del Signore per i Suoi servitori perduti è una ricerca amorevole; non è un fatto ordinario e viene dal cuore. Il cuore del Signore non è un cuore ordinario. Chi può comprendere appieno in quale tipo di ricerca Egli sia impegnato? Sebbene Egli sia completo sotto ogni aspetto, ciononostante prova dolore per la separazione da ognuno di noi, per quanto piccoli si possa essere. A dispetto della Sua posizione Suprema, ha un posto per noi in un angolo del Suo cuore pieno d'amore.
Questa è la natura dell'Infinito. L'autocrate assoluto, il bene assoluto, Krishna.
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