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Apparizione di Sri Narasimha Deva

 Tridandisvami Sri Srimad Bhaktivedanta Narayana Gosvami Maharaja

Le Glorie di Sri Nrisimha-deva

Galles, 1998





ito nrsimhah parato nrsimho, yato yato yami tato nrsimhah
bahir nrsimhah hrdaye nrsimho, nrsimham adhim saranam prapadye

Ito Nrsimho parato Nrisimha. Nrsimha è qui, Nrsimha è sopra, sotto, davanti, dietro, in tutti gli angoli. Ovunque io vada, ovunque io cammini e viaggi, vedo Nrisimha ovunque. 
Egli è nel cuore, egli è nei rampicanti e nelle piante. Non c'è un singolo luogo - anche un atomo - dove non sia presente.

Poiché Egli è ovunque, se lo pregate di salvarvi, Egli verrà immediatamente e vi salverà come ha salvato Prahlada Maharaja da Hiranyakasipu. Egli toglierà tutti i vostri problemi, come tolse tutti i problemi di Prahlada Maharaja. Uccise il padre demoniaco di Prahlada, Hiranyakashipu, che aveva ricevuto in dono l’immortalità. Hiranyakasipu era forte come l'acciaio.  Hiranyakasipu era stato benedetto di non morire in cielo, con le armi, dai demoni, dagli esseri umani, dagli animali, dal fuoco, dal veleno, o da qualsiasi altra forza di questo mondo.  Eppure, Nrsimhadeva lo uccise molto rapidamente.

 

Nrismham adhim saranam prapadye.  Mi rifugio in Nrsimhadeva.

In caso di difficoltà o pericolo nella vostra vita, potete cantare questo mantra. il Signore Nrismha sicuramente vi metterà al sicuro; Egli è venuto solo per salvarvi. È possibile verificarlo. 
Se gli siete molto fedeli, come Prahlada Maharaja lo era, Egli vi toglierà tutte le vostre difficoltà nel cantare, ricordare, e le difficoltà sulla via per diventare dei puri devoti.  È venuto come l’incarnazione della misericordia di Krsna. Quindi cantate questo mantra, soprattutto oggi, e Lui vi proteggerà da tutto ciò che è pericoloso.

Prahlada jaya jaya. Nrsimha jaya jaya, Nrsimha jaya jaya, Prahlada jaya jaya,

Nrsmadeva è sempre avido del desiderio di aiutarci. Vuole aiutarci, ma noi non vogliamo il Suo aiuto.

E‘ raro trovare qualcuno che abbia tale fede, e l’amore e l’affetto per Krishna, come Prahlada Maharaja. 
Prahlada cercava di insegnare a suo padre questa verità.

naisam matis tavad urukramanghrim
sprsaty anarthapagamo yad-arthah
mahiyasam pada-rajo-'bhisekam
niskincananam na vrrnita yavat
(Srimad Bhagavatam 7.5.32)

[“Finchè non cospargono sul corpo la polvere dei piedi di loto di un vaisnava completamente libero dalla contaminazione materiale, persone molto inclini alla vita materialistica non possono essere attratte ai piedi di loto del Signore, che è glorificato per le sue attività non comuni.  Solo diventando coscienti di Krishna e rifugiandosi ai piedi di loto del Signore ci si può liberare da ogni contaminazione materiale."]

Prahlada disse al padre che la coscienza materiale rende ciechi, e tali persone sono simili a cani. I cani pensano di essere intelligenti, ma non lo sono.

sri-prahlada uvaca
matir na krsne paratah svato va
mitho 'bhipadyeta grha-vratanam
adanta-gobhir visatam tamisram
punah punas carvita-carvananam
(Srimad Bhagavatam, 7.5.30)

["Prahlada Maharaja rispose: A causa dei loro sensi incontrollati, le persone troppo dipendenti dalla vita materialistica procedono verso condizioni infernali e masticano ripetutamente quello che hanno già masticato. La loro inclinazione verso Krishna non è mai sbocciata, né ascoltando le istruzioni degli altri, né grazie alle proprie forze, o da una combinazione di entrambi."]

Alcuni cani, una volta trovarono un osso secco, che non aveva nessun succo.  Uno dei cani che si avvicinava all’osso, rapidamente lo afferrò con i denti, e corse via.  Poi si voltò verso gli altri venti cani, che avevano cominciato a seguirlo al fine di prendere quell’osso. Allora lo raggiunsero e cominciarono ad attaccarlo ferocemente.

Quel cane, ora pieno di ferite e di sangue, rinunciò all’osso.  La sua coda si era ritirata tra le gambe, mentre osservava da lontano un altro cane che, cercando di assaporare l’osso, fu anch’esso violentemente aggredito.

Noi siamo in questa situazione.  I nostri padri e antenati hanno cercato di bere il succo del godimento materiale da questo mondo, trovando solo un gusto arido.  Se chiedete ai vostri nonni, che hanno ottanta, novanta o cento anni, se sono felici con ciò che hanno svolto nella loro vita, tutti diranno “No”.  Quando chiedete: "Perché no?" risponderanno " Io ormai sono vecchio. Non riesco più ad assaporare il gusto di cibi meravigliosi perché non riesco a digerire tutto quello che mangio. Io sto per morire e non sono più felice."

Ironia della sorte, i loro figli pensano: “Dobbiamo fare quello che abbiamo visto dai nostri padri e nonni, e ora potremo essere molto felici."

Supponiamo che un uomo pensi: "Io bevo una grande quantità di vino," che cosa ne sarà di lui?  Diventerà come un pazzo. Egli sviene e cade nella sporcizia, ma in quel momento egli penserà: "Sono seduto su un trono dorato. Io sono il monarca di tutti.“  I cani lo avvicineranno per l’odore del suo corpo, e penseranno: "Che buon odore!“ Loro lo assaggeranno con le loro lingue e così gli laveranno la faccia.  Pertanto, non vi è alcun reale piacere dagli oggetti del godimento materiale.

Prahlada Maharaja spiegò questa verità a Hiranyakasipu, che sentendo le sue parole, si arrabbiò e decise di ucciderlo. Hiranyakasipu provò diversi metodi per ucciderlo, ma tutti fallirono, e giunse alla conclusione: "Non posso ucciderlo. Temo che la mia morte verrà da lui. Sono io che morirò."

Nel frattempo, la sua cara sorella di nome Holika gli si avvicinò e gli disse: "Mio caro fratello, perché sei così ansioso e preoccupato? Posso aiutarti?"

Egli rispose: "Nessuno in questo mondo mi può aiutare."

Holika disse: “Io ti posso aiutare. Cosa vuoi?"

Egli disse: "Voglio che mio figlio venga ucciso."

La sorella disse: “Posso farlo molto facilmente.  Ho compiuto severe austerità e ho ricevuto la benedizione che non posso bruciare nel fuoco.  Ora ho questo potere, così porterò quel ragazzo nel fuoco e brucerà molto facilmente."

Hiranyakasipu si mise a ridere e disse: "O sorella, mi hai salvato."

Holika rispose: "Sì. Domani dovresti organizzare una pira di legna secca. Io poi prenderò quel ragazzo in grembo e ci siederemo sul mucchio di legna.  Poi del ghee e dell’olio dev’essere versato sul legno, e subito il fuoco scaturirà così in alto che in un minuto tutto verrà bruciato.  Io poi uscirò dalle fiamme. "

La mattina dopo, venne portato un grande mucchio di legna secca imbevuto di abbondante ghee.  Holika prese Prahlada e disse: "Mio caro nipote, nipote, nipote; ti prego di venire a sederti sulle mie ginocchia. Ti darò molto latte da bere. “Entrambi si sedettero comodamente in mezzo alla legna secca, con Prahlada Maharaja in grembo.  Subito un incendio divampò, e le fiamme molto rapidamente crearono un grande suono e cominciarono a toccare il cielo.

Tutti gli spettatori assistevano a come Holika e Prahlada vennero coperti dalle fiamme, così tutti li considerarono entrambi bruciati e morti.  Hiranyakasipu era abbastanza soddisfatto, pensando che sua sorella sarebbe uscita dalle fiamme ridendo, e che Prahlada fosse morto.

Tuttavia, tutti i presenti molto presto videro Prahlada Maharaja uscire dal fuoco.  Holika, d’altra parte, fu ridotta in cenere.

Hiranyakasipu chiese a Prahlada: "Come sei stato salvato?"

Prahlada rispose: "Quando ero seduto lì, ho visto la zia bruciare in un attimo. Allo stesso tempo, qualcuno è venuto da me e mi ha vestito con una copertura di ghiaccio.  Sono stato salvato facilmente, ma ero così preoccupato per la cara zia morta.“ La furia prese il sopravvento nel cuore di Hiranyakasipu.

Gli insegnanti di Prahlada, i due figli del triste guru di Hiranyakasipu, si avvicinarono a Hiranyakasipu e gli chiesero: «Perché sei preoccupato? Hai conquistato il mondo intero. Hai conquistato l’aria, il fuoco, tutti i cinque elementi.  Riesci facilmente a volare in aria, e puoi prendere un fulmine e sconfiggere Indra.  Ma perché sei preoccupato? Aspetta, nostro padre arriverà presto e risolverà questo problema.

Prahlada fu nuovamente mandato a scuola.  Poi, un giorno i docenti, desiderosi di impegnarsi in alcuni lavori domestici, gli dissero: "Prahlada, oggi devi essere il monitor e vedere che gli altri bambini non facciano nulla di male.  I ragazzi possono essere un po’ dispettosi, così li devi controllare. Noi torneremo presto."

Prahlada iniziò ad insegnare ai suoi compagni le verità sulla coscienza di Krishna, ma i ragazzi inizialmente rigettavano tutto con la scusa che avrebbero seguito la coscienza di Krishna nella loro vecchiaia.  I compagni dissero a Prahlada che ora era il momento di giocare.  Prahlada rispose: "Noi possiamo morire anche in giovane età. Si può morire anche quando abbiamo sette, otto, nove o dieci anni.  Se si muore in giovane età, non si diventerà vecchi.  Al fine di sposarsi e diventare felici con la famiglia, e nutrire e sostenere i propri figli, una persona pensa, "costruirò una casa di prima classe con un bellissimo giardino. Avrò dei cani forti e bellissimi, e godrò di questa vita."

"Si tratta di una perdita di tempo. Noi non vogliamo soffrire, ma la sofferenza arriva a causa delle impressioni delle nostre vite passate.  Non vogliamo diventare vecchi, ma la vecchiaia arriva inevitabilmente.  Se in passato avete svolto delle attività pie, la felicità verrà automaticamente in questa vita.  Mantenere la vostra vita, la moglie, i bambini, e tutto il resto verrà automaticamente.  Dal momento che la felicità viene automaticamente a seguito delle attività svolte nelle vite passate, perché fate tanti sforzi per essere felici?  Perché non cantate il nome di Krishna e Lo ricordate fin dall’inizio della vostra vita?"

Prahlada continuò: "Ora siete ragazzi di tre, quattro, cinque, sei, sette anni. Ora siete liberi dagli impegni mondani e il cuore è come un foglio bianco, senza alcuna scritta.  Più tardi, quando raggiungerete la maturità, potrete sposare una bella ragazza.  In quel momento, se desiderate lasciare questo mondo per fare il bhajan, lei piangerà.  Sarete in grado di rinunciare a una bella moglie tanto qualificata?"

"Inoltre, se avete anche dei bambini, bellissimi figli o figlie, sarete impegnati nel servirli.  Anche se cercate di lasciarli, non sarete in grado di farlo.  Se i bambini vi chiamano con le loro voci dolci, 'Papà, Papà,' come potrete mai essere in grado di rinunciarvi?  Penserete, 'devo mantenere tutti i miei bambini. Sono solo dei bambini e non possono fare niente.  Se lascio la vita di famiglia, moriranno tutti.’  Egli si può anche lamentare: 'Oh, mio ​​bel cane e mucca non potete vivere senza di me.‘ Supponiamo che avete un bel giardino con molti alberi e fiori, e poi decidete di rinunciare a tutto per associarvi con i devoti e cantare e ricordare i nomi di Krishna.  Farete questa considerazione: 'Chi si prenderà cura di questo giardino se lascio tutto? Tutti i fiori moriranno.  ‘Allora non sarete in grado di andarvene."

Prahlada continuò: “E’ meglio che cantate e ricordate Krishna fin dall’infanzia, perchè ora siete liberi da tutte questi coinvolgimenti materiali."  Tutti gli studenti furono ispirati, ma allo stesso tempo avevano ancora qualche dubbio.

"Ci rendiamo conto che ciò che si sta dicendo è vero", dissero. "Ora abbiamo grande fiducia in te; ma vogliamo sapere dove hai imparato tutte queste verità. Tu hai sempre vissuto all’interno del palazzo, dov’è molto difficile associarsi con una grande personalità."

Al fine di rimuovere i dubbi dei suoi compagni di scuola, Prahlada disse: "Qualche tempo fa, quando mio padre era arrabbiato con Sri Visnu per aver ucciso suo fratello, Hiranyaksa, ha cominciato a prendere in considerazione, 'Mio fratello è stato ucciso da Varahadeva, un’incarnazione di Visnu.  Se decido di vendicarmi contro Visnu ora, sicuramente mi ucciderà.  Quindi, vorrei prima diventare immortale.‘  Così iniziò a seguire forti austerità sulla montagna Mandaracala, dove digiunò da cibo e acqua. Digiunò dalle foglie secche, e anche infine dall’acqua e dall’aria, per 60.000 anni. Entrò in trance, ed era quindi ignaro del fatto che il suo corpo fosse stato mangiato dalle formiche e solo le sue ossa erano rimaste".

In Satya-yuga, la vita può rimanere nelle proprie ossa, senza il resto del corpo. Al giorno d’oggi, se non mangiamo qualcosa moriremo in due o tre giorni, ma a quel tempo era diverso.

"Nel frattempo gli esseri celesti erano preoccupati.  In assenza di Hiranyakasipu, di conseguenza, gli esseri celesti, guidati dal re Indra, fecero un tentativo di sottomettere tutti i demoni con una guerra.  Ci fu una grande battaglia fra i demoni e i deva, in cui furono distrutti i generali di Hiranyakasipu.  Gli esseri celesti vittoriosi depredarono il palazzo di mio padre e distrussero tutto ciò che vi era all’interno di esso. Allora Indra, il re dei cieli, arrestò mia madre, la regina, pensando di portarla su un pianeta celeste."

Gli esseri celesti credevano che Prahlada era probabilmente un demone, come suo padre, così avevano progettato di ucciderlo non appena fosse nato dal grembo di sua madre.  Nel frattempo, il saggio Narada scese dal cielo e disse loro: "Perché fate queste sciocchezze? Voi siete deva e avete rapito una donna in questo modo? Lei non può combattere con voi, e allora perché l’avete presa?  Inoltre, vi è un grande devoto nel suo grembo".

Prahlada continuò: "Quando il grande santo Narada Muni parlò così, il re Indra subito lasciò andare mia madre. A causa del mio essere un devoto del Signore, tutti gli esseri celesti fecero il paritaria di mia madre. Poi, dopo aver lasciato il regno celeste, Narada portò mia madre nel suo asrama, e le assicurò ogni tutela, mi insegnò le verità della bhakti mentre ero nel suo grembo."

Prahlada continuò: "Non potremo mai essere soddisfatti dalle nostre attività materiali.  Nessuno è mai stato felice da tale impegno.  Se volete davvero essere felici, dovete andare da un guru esperto e accettare subito l’iniziazione e un nome spirituale.  Poi, sotto la sua guida, cercate di seguire le regole della devozione. "

guru-susrusaya bhaktya
sarva-labdharpanena ca
sangena sadhu-bhaktanam
isvararadhanena ca

sraddhaya tat-kathayam ca
kirtanair guna-karmanam
tat-padamburuha-dhyanat
tal-lingeksarhanadibhih
(Srimad Bhagavatam, 7.7.30-31)

["Bisogna accettare un maestro spirituale autentico e rendergli servizio con grande devozione e fede. Qualunque cosa si abbia in proprio possesso dovrebbe essere offerto al maestro spirituale, e  in associazione di persone sante e devoti bisogna adorare il Signore, ascoltare le glorie del Signore con fede, glorificare le qualità trascendentali e le attività del Signore, meditare sempre sui piedi di loto del Signore, e adorarLo rigorosamente secondo le ingiunzioni del sastra e del guru."]

I ragazzi dissero a Prahlada: "Questo sembra molto difficile. Noi non possiamo fare queste cose."

Prahlada rispose:

sarvesam api bhutanam
harir atmesvarah priyah
bhatair mahadbhih sva-kataih
krtanam jiva-samjnitah
(Srimad Bhagavatam 7.7.49)

["Il Signore Supremo, Hari, è l’anima e l’Anima Suprema di tutti gli esseri viventi.  Ogni essere vivente è una manifestazione della Sua energia in termini di anima vivente e il corpo materiale.  Perciò il Signore è il più caro amico, e Lui è il maestro supremo."]

Prahlada assicurò i suoi compagni di classe: "Non c’è niente di difficile nel cantare i nomi di Krishna, ricordarLo, e di impegnarsi in attività devozionali per il Suo piacere.  Siamo servitori eterni di Dio, Krishna, la Persona Suprema, e il servizio di devozione è la nostra attività naturale.  Dobbiamo accettare che Krishna è il nostro santo maestro, padre, madre e più caro amico.  Dopo essere andati da un guru e aver ricevuto l’iniziazione, dobbiamo cominciare a imparare le attività spirituali e sviluppare la devozione fino al livello di uttama-bhakti (pura devozione). Il Guru ci dirà tutto su come progredire nella devozione".

 

Il Guru ci dirà quali sono i sessanta quattro tipi di bhakti, tra cui i nove prominenti:

sri-prahlada uvaca
sravanam kirtanam visnoh
smaranam pada-sevanam
arcanam vandanam dasyam
sakhyam atma-nivedanam

iti pumsarpita visnau
bhaktis cen nava-laksana
kriyeta bhagavaty addha
tan manye 'dhitam uttamam
(Srimad Bhagavatam, 7.5.23-24)

[“L'ascolto e il canto del nome trascendente, della forma, delle qualità, e passatempi di Sri Visnu, servire i piedi di loto del Signore e adorarLo con sedici tipi di accessori, offrendoGli preghiere, diventare Suoi servitori, considerarLo il nostro migliore amico, e offrirgli tutto (in altre parole, servirLo con il corpo, la mente e le parole); questi nove processi sono accettati come puro servizio devozionale.  Uno che ha dedicato la sua vita al servizio di Krsna attraverso questi nove metodi dovrebbe essere considerata la persona più elevata, perché ha acquisito una conoscenza completa."]

Tra questi nove tipi di bhakti, cinque sono più importanti:

sadhu-sanga, nama-kirtana, bhagavata-sravana
mathura-vasa, sri-murtira sraddhaya sevana
(Sri Caitanya-caritamrita Madhya-lila, 22,128)

 

[“Bisogna associarsi con i devoti, cantare il santo nome del Signore, ascoltare il Bhagavatam, vivere a Mathura e adorare la divinità con fede e devozione."]

Tra tutte le attività devozionali, se non si commettono offese ed è toccato da uno dei cinque aspetti della devozione - cantare il santo nome, rimanere in associazione di un vaisnava qualificato o guru, adorare la divinità molto fedelmente, vivere in un luogo sacro come Vrndavana, e ascoltare Bhagavatam, potrà ottenere tutto il successo.

sakala-sadhana-srestha ei panca anga
krsna-prema janmaya ei pancera alpa-sanga
(Sri Caitanya-caritamrita Madhya-lila, 22,129)

["Questi cinque aspetti del servizio devozionale sono i migliori tra tutti. Anche seguirli parzialmente risveglia l'amore per Krishna."]

Il più importante fra tutti gli aspetti della bhakti, che è anche la radice della bhakti, è l’harinama-sankirtana.

tara madhye sarva-srestha nama-sankirtana
niraparadhe nama laile paya prema-dhana
(Sri Caitanya-caritamrita Antya-lila, 4,71)

["Dei nove processi del servizio di devozione, il più importante è quello di cantare sempre il santo nome del Signore. Facendolo ed evitando i dieci tipi di offese, si ottiene molto facilmente il dono più prezioso dell'amore per Dio."]

Prahlada disse ai ragazzi: “Oggi dovremmo iniziare l’harinama-sankirtana."

I ragazzi chiesero: "Come possiamo farlo?  Dobbiamo essere esperti nel suonare degli strumenti musicali?"

Prahlada rispose: "Non c'è alcun bisogno.  Krishna ci ha dato dei bellissimi karatala (cembali) che sono le nostre mani. Tutti sono capaci di battere le mani.  Krishna ci ha anche dato la nostra lingua e la bocca per cantare con voce dolce."

Prahlada Maharaja poi li istruì: “Ripetete dopo di me. 'Hare Krishna Hare Krishna Krishna Krishna Hare Hare, Hare Rama Hare Rama Rama Rama Hare Hare."

I ragazzi dissero a Prahlada: "Siamo stanchi. Noi vogliamo qualcosa di più facile. Questo mantra è troppo lungo. Vogliamo un kirtana più facile."

Prahlada disse loro: “Ripetete dopo di me di nuovo: 'Haribol, Haribol, Haribol.'"

Tutti i ragazzi s’impegnarono felicemente con Prahlada nell’ harinama sankirtana.

Dopo qualche tempo Hiranyakasipu sentì ciò che stava succedendo a scuola.  Afferrò le mani di Prahlada, e chiese:

sri-hiranyakasipur uvaca
egli durvinta mandatman
kula-bheda-karadhama
stabdham mac-chasanodvrttam
tvadya nesye yama-ksayam
(Srimad Bhagavatam, 7.8.5)

["O più impudente, perturbatore e membro poco intelligente della famiglia, o più basso dell'umanità, hai violato il mio potere di governare, e quindi sei un pazzo. Oggi ti manderò nel regno di Yamaraja."]

Hiranyakasipu disse: "Che sciocchezze stai facendo?! Sei così disubbidiente! Tu sei come una pietra opaca, senza intelligenza. Vengo da una dinastia aristocratica. Sei diventato come il manico di un'ascia che sta cercando di abbattere la mia intera dinastia. Ti insegnerò una lezione! Ora ho intenzione di ucciderti! Vediamo chi ti salverà ora!"

["Oh figlio Prahlada, mascalzone, lo sai che quando sono arrabbiato tutti i pianeti dei tre mondi tremano, insieme ai loro principali governanti?  Grazie a quale potere un mascalzone come te è diventato così impudente da apparire senza paura e oltrepassare il mio potere su di te? (Srimad Bhagavatam, 7.8.6)]

["Prahlada Maharaja disse: Mio caro re, la fonte della mia forza, di cui ti stai chiedendo, è anche la fonte della tua.  Infatti, la fonte originale di tutti i tipi di forza è una.  Egli non è solo la tua forza o la mia, ma l’unica forza per tutti.  Senza di Lui, non si può raggiungere nessuna forza.  Sia immobile che mobile, sia superiore o inferiore, tutti, anche Brahma, è controllato dalla forza del Signore Supremo."(Srimad Bhagavatam, 7.8.7)]

Hiranyakasipu chiese a Prahlada Maharaja: “Dov'è il tuo Dio? Egli è presente in questo pilastro?"

Prahlada Maharaja senza paura rispose: "Sì, il mio ​​Signore è presente ovunque."

satyam vidhatum nija-bhrtya-bhasitam
vyaptim ca bhutesv akhilesu catmanah
adrsyatatyadbhuta-rupam udvahan
stambhe sabhayam na na mrgam manusam
(Srimad Bhagavatam, 7.8.17)

["Per dimostrare che la dichiarazione del suo servitore Prahlada Maharaja era sostanziale - in altre parole, per dimostrare che il Signore Supremo è presente ovunque, anche all'interno della colonna di una sala riunioni - la Persona Suprema, Hari, mostrò una forma meravigliosa mai vista prima. La forma non era né quello di un uomo, né quella di un leone."]

Per convincere Hiranyakasipu che la dichiarazione di Prahlada Maharaja era inequivocabilmente vera, il Signore apparve dalla colonna, con le fiamme che emanavano dalla sua criniera.  Manifestando la forma Nrsimhadeva, il Signore mantenne anche la promessa che Brahma aveva fatto a Hiranyakasipu non doveva essere ucciso da un animale o da un uomo. Il Signore apparve in una forma che non era completamente un uomo ne’ un leone.  Era molto arrabbiato, e nessuno avrebbe potuto calmarlo.  Brahma, Sankara, e tutti gli altri esseri celesti presenti erano preoccupati riguardo alle modalità di come calmarlo.

Dopo averGli offerto le loro preghiere di glorificazione da lontano, chiesero a Laksmi-devi: "Per favore, vai a rappacificare tuo marito."

Lei rispose: "Oggi ho paura di avvicinarmi. Forse potrebbe uccidere anche me."

Poi chiesero a Brahma: "Dovresti andare tu; Egli è come tuo padre."

Brahma rispose: “Oggi non posso andare."

Essi poi riferirono a Siva: "Sei un amico di Krishna. Tu puoi calmarLo.“ Siva rispose: "Oggi non siamo per nulla amici."

Infine, Brahma chiese a Prahlada: "Dovresti andare tu. Egli è come tuo padre."

Prahlada Maharaja andò subito dal Signore Nrsimhadeva e saltò sulle ginocchia. Nrsimhadeva fu subito pacificato e le lacrime caddero dai Suoi occhi. Era così arrabbiato; ma ora, in un momento, fu completamente pacificato. Iniziò a leccare Prahlada Maharaja, come fanno gli animali, e disse: "Sono venuto troppo tardi, e sono arrabbiato per questo. Voglio darti una benedizione."

Prahlada rispose: "Io non sono un uomo d’affari.  Non Ti offro il servizio di devozione affinché tu mi dia qualcosa in cambio. Questo è business. Se qualche desiderio si nasconde da qualche parte nel mio cuore, rimuovilo in modo che possa diventare il Tuo puro devoto. Mi hai chiesto di accettare una benedizione.  Questo mi fa pensare che ci può essere qualche desiderio materiale nascosto nel mio cuore - ma non so dove sia nascosto."

Il Signore Nrsimhadeva disse: "Io so che sei puro; non hai mai bisogno di qualcosa. Tuttavia, desidero che oggi tu accetti una benedizione."

Prahlada Maharaja rispose: "Se insisti, desidero che liberi mio padre.  Lui ha offeso sia Te che me, e ha dato grandi problemi a tutti i devoti.  Ha abbattuto tutti gli alberi verdi in modo che nessuno fosse stato in grado di avere la legna o la frutta. Ha ucciso molte mucche in modo che nessuno fosse stato in grado di avere il latte, ghi, il burro e poterle utilizzare per le attività devozionali come gli homa, i sacrifici del fuoco, e l’offerta di bhoga al Signore.  Ha anche ucciso tanti brahmana, e in questo modo egli ha commesso innumerevoli peccati. Ti prego di perdonarlo."

Sri Nrsimhadeva disse: "Non preoccuparti di questo. Tuo padre è già stato liberato. Infatti saranno liberate ventuno generazioni dei tuoi antenati."

Per l’uttama-adhikari, ventuno generazioni - saranno liberate - prima e dopo. Per quanto riguarda coloro che sono madhyama-adhikari, che cantando, ricordando e svolgono sempre attività devozionali, i loro parenti di quattordici generazioni saranno liberati.  Per quanto riguarda coloro che sono kanistha-adhikari, che cantano, e ricordando, che hanno preso l’iniziazione e stanno cercando di impegnarsi nell’harinama e altre attività devozionali, ma non possono farlo del tutto correttamente, saranno liberate sette generazioni dei loro avi.

 

"Voglio darti una benedizione. Il Mio darsana non dev’essere vano."

Prahlada rispose: "Tutte queste anime condizionate, che Ti hanno dimenticato e che sono impegnate in molte attività peccaminose soffrono molto. Non posso tollerare la loro sofferenza. Desidero che le mie attività pie e devozionali siano date a loro, in modo che possano essere liberati e diventare devoti.  Voglio prendere tutti i frutti della loro attività peccaminose e soffrire al mio posto per loro per milioni di nascite."

Nrsimhadeva disse: "In questa conversazione, tu hai vinto e io sono sconfitto. Io darò una benedizione: che tutte le persone ascoltando l’hari-katha tra Me e te, i passatempi di Prahlada Maharaja e Nrsimhadeva - tutti saranno presto liberati. Essi non dovranno soffrire."

Coloro che ascoltano, cantano e ricordano la dolce e potente hari-katha di Prahlada Maharaja e del Signore Nrsimhadeva, che oggi partecipano al festival della Sua apparizione e compiono l’abhiseka, saranno tutti liberati da Sri Nrsimhadeva. Egli promette di portare via tutte le loro sofferenze e dolori, ed Egli sicuramente manterrà la sua promessa. 
Possiamo star certi ed avere una forte fede che Egli non ci imbroglierà. Qualunque cosa Egli promette di fare, sicuramente la farà.  Abbiate una forte fede che Egli sarà misericordioso verso di noi, e che gradualmente svilupperemo la nostra coscienza di Krishna.

Gaura Premanande Hari Hari Bol!

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