In ogni società, gruppo e organizzazione a volte vi sono delle opinioni divergenti e a volte anche contrastanti. Questa non dovrebbe essere una sorpresa, dovremmo accettare serenamente questo fatto, e le persone che hanno una certa opinione su un certo tema dovrebbero accettare quella che si chiama autorità, in questo caso particolare Srila Prabhupada, che ha detto innumerevoli volte che delle devote qualificate potrebbero e dovrebbero diventare delle guide spirituali.
Come si potrebbero negare l’esistenza e le qualità del sole? Quando le qualità di una persona sono molto visibili e brillano come il sole, quando le sue qualità riscaldano il cuore e l’anima, e le sue parole, le sue azioni e il suo esempio ci avvicinano a Krishna, le persone diventano naturalmente attratte da quella persona. Come a tutti piace il sole, perché dà vita, luce e calore, allo stesso modo tutti sono naturalmente attratti da una persona solare e pura, sia essa uomo o donna; questo è naturale e avverrà senza bisogno di leggi, emendamenti o risoluzioni. E come nessuna legge o emendamento potrà fermare il sorgere del sole, così nessuno potrà fermare l’attrazione per la purezza e la sincerità di quella persona.
Nel mondo c’è sicuramente bisogno di avere migliaia di persone sincere, mature e qualificate, potremmo chiamarle guru, guide spirituali, insegnanti maestri o maestre, padri e madri spirituali, counselor, sadhu, innamorati e innamorate di Dio, e così di conseguenza avremo migliaia di discepoli e discepole, anch’esse persone sincere, mature e qualificate.
Did Srila Prabhupada want Women Diksa gurus? (“Srila Prabhupada voleva diksa guru donne?”) è un libro di 292 pagine, per ora in lingua inglese, che analizza da ogni prospettiva la posizione delle donne come guide spirituali e cita le parole di Srila Prabhupada. Di seguito abbiamo scelto alcuni brani del libro a cui hanno collaborato a vari livelli circa 50 devoti anziani tra cui Anuttama prabhu, Badrinarayana Swami, Bhakti Caitanya Swami, Hridayananda Goswami, Jayapataka Swami, Bir Krishna Goswami, Bhakti Vikasa Swami e altri.
“Le donne del nostro movimento possono predicare molto bene. In effetti i corpi maschili e femminili sono solo delle designazioni esteriori. Il Signore Caitanya disse che non importa se qualcuno è un brahmana o qualsiasi altra cosa, se conosce la scienza di Krishna deve essere accettato come guru.”
(Lettera a Malati dd, 25 dicembre 1974)
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Prof. O’Connell: “Swamiji, è possibile per una donna essere guru nella linea dei maestri spirituali?” Prabhupada: “Sì. Jahnava devi era la moglie di Nityananda. Lei diventò… la qualifica di un guru è che deve conoscere la scienza di Krishna. Allora lui o lei può diventare guru. Yei krsna-tattva-vetta, sei guru haya… nel nostro mondo materiale c’è qualche proibizione per una donna che vuole diventare professoressa? Se è qualificata, può diventarlo. Cosa c’è di sbagliato? Deve essere qualificata. Questo è il punto. Così, allo stesso modo, se una donna comprende perfettamente la coscienza di Krishna, può diventare guru.”
(Intervista con i Professori O’Connell, Motilal e Shivaram, Toronto 18 giugno 1976)
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“Voglio che tutti i miei figli e le mie figlie spirituali ereditino il titolo di Bhaktivedanta… chi possiede il titolo Bhaktivedanta può iniziare discepoli…”
(Lettera a Hamsaduta, 3 gennaio 1969)
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“Per quanto riguarda il fatto che siano le ragazze o i ragazzi a dare una lezione il mattino, non fa alcuna differenza. Sia le ragazze che i ragazzi devoti possono dare una lezione se lo desiderano. Noi non facciamo distinzioni basate sul corpo, maschio o femmina. La coscienza di Krishna è a un livello spirituale.”
(Lettera a Syama dasi, 21 ottobre 1968)
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“…In realtà i corpi maschili e femminili sono solo delle designazioni esteriori. Il Signore Caitanya disse che non importa se qualcuno è brahmana o qualsiasi altra cosa, se conosce la scienza di Krishna allora deve essere accettato come guru…la qualifica per dare una lezione è quanto abbiamo compreso riguardo Krishna e se ci affidiamo a questa via (della coscienza di Krishna). Non se qualcuno è maschio o femmina.”
(Lettera a Malati 25 dicembre 1974)
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“Dopo tutto, qual è il bisogno essenziale, quello di controllare o quello di progredire? Qual è la nostra priorità, dominare o crescere? Se la donna è più avanzata, non dovrebbe l’uomo, umilmente e realisticamente, seguire il suo esempio? […] il marito è il Maestro Spirituale della moglie, ma se la moglie può portare il marito a praticare questo metodo (della Coscienza di Krishna), allora è giusto che il marito accetti la moglie come Maestro Spirituale.”
(Lettera a Silavati, 14 giugno 1969)
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